TRE SINDACI CHIEDONO LA RIAPERTURA ATTIVITÀ COMMERCIALI NEI COMUNI CON BASSO INDICE DI CONTAGIO
I Sindaci di Scicli, Pozzallo e Chiaramonte Gulfi scrivono al Presidente della Regione Siciliana:
“On.le Presidente,
in qualità di Sindaci dei Comuni di Pozzallo, Scicli e Chiaramonte Gulfi, nell’interesse delle attività economiche del comprensorio, ci permettiamo di scriverLe queste poche righe per manifestarLe la ns. disponibilità a fornire tutto il supporto necessario affinchè, nell’immediato, si possa provvedere a una riapertura di buona parte delle attività oggi ancora chiuse e che, più di altre, stanno soffrendo e sopportando il peso della gravosità delle misure restrittive.
In tutti questi mesi di emergenza sono state rispettate le indicazioni impartite dagli organi superiori, ma ora la situazione sta sfuggendo di mano e con il protrarsi delle restrizioni riteniamo fondamentale l’applicazione di deroghe alle province più piccole e con basso indice di contagio. Ritenendo, inoltre, che il controllo della corretta applicazione di tali eventuali deroghe rispetto le misure previste per le città metropolitane sia un compito particolarmente gravoso, garantiremo il nostro pieno impegno nello svolgere tali controlli con i mezzi a nostra disposizione per il bene di attività che oggi soffrono pesantemente le restrizioni vigenti. Ci riferiamo, in particolare, alle attività di ristorazione e di alcuni servizi alla persona (si pensi alle attività dei centri estetici), rispetto ad attività assai analoghe, oggi non ricomprese nei provvedimenti restrittivi, risultano tra quelle a cui, da parte delle Istituzioni competenti era stato imposto un significativo sforzo per adeguare le proprie strutture, l’acquisto di dispositivi e presidi in grado di garantire accessi contingentati, distanziamenti, sanificazioni continue dei locali. Investimenti che, così perdurando le cose, hanno avuto soltanto l’esito di aggravare una già difficile e precaria situazione economica.
Peraltro, confortati anche dai dati sull’andamento della pandemia in Sicilia, da Lei stesso recentemente richiamati, possiamo ritenere come possano sussistere i presupposti per il passaggio in zona arancione di tutta la Sicilia e per poter, nell’immediato, prevedere un’estensione delle tipologie di attività che sarà possibile far ripartire almeno in quei Comuni, come nella Provincia di Ragusa, che prestano dati incoraggianti sul numero dei contagi. Ciò appare estremamente necessario al fine di evitare il determinarsi di effetti devastanti e irreversibili sull’economia locale, atteso che è fatto notorio che, una volta costrette a chiudere per un così prolungato tempo, specialmente le attività più piccole, molte delle quali hanno già chiuso, non avranno la forza per riaprire e ripartire, con conseguenti gravi ripercussioni anche psicologiche sugli esercenti.
Pertanto, non potendo ignorare che ogni misura che comprime in maniera così drastica la libertà e diritti costituzionalmente garantiti, come, innanzitutto, quelli al lavoro e alle libertà personali e d’impresa, devono essere sempre ispirate dai principi di proporzionalità e adeguatezza.
Nel rimanere in attesa di Suo cortese riscontro, porgiamo deferenti saluti.”
F.to il Sindaco di Scicli
Enzo Giannone
F.to il Sindaco di Pozzallo
Roberto Ammatuna
F.to il Sindaco di Chiaramonte Gulfi
Sebastiano Gurrieri