Tassa di Soggiorno: se non si può evitare, ma almeno per cosa la si può usare?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Il Comune di Scicli, con propria delibera dello scorso Novembre, ha aumentato l’imposta di soggiorno a carico delle strutture di ospitalità alberghiere ed extra-alberghiere, attive nell’area comunale.
Gli aumenti, diciamo per fortuna, non sono esagerati come in altri comuni laddove si è creato un vero fuggi-fuggi con i turisti che vanno a dormire in città vicine meno costose e poi magari fanno una visita veloce nella “bella città barocca ma cara” solo prendendo, forse, un caffè e deprimendo così l’intera economia.
Ma certo, tale aumento della tassa di soggiorno per determinate strutture – esempio villaggi, alberghi stellati – fa sì che l’importo incida concretamente nel costo finale da chiedere al cliente.
L’idea dell’Amministrazione, immaginiamo, deve essere del tipo: “Se lo scorso anno abbiamo raccolto 300.000€ se aumentiamo la tassa, magari il prossimo anno arrivano 450.000/500.000€”.
Questo in teoria. In pratica le cose possono essere ben diverse. Perché chi pernotta e deve pagare la tassa o sceglie altre destinazioni o diminuisce i giorni di permanenza. Con un impatto totale non solo nella tassa di soggiorno ma nel totale dell’economia creata dal turismo, con una diminuzione nei consumi, nei servizi utilizzati, nella ristorazione, nella permanenza nel territorio.
Per noi, Forum Operatori Turistici, tale aumento non è stata un’idea valida e strategica.
Ma il nostro stile non è “protestare vivamente”. Sappiamo che non si tornerà indietro, che non si penserà di eliminare la tassa, come invece fanno in altri comuni per rendere sempre più competitiva la città. Sappiamo e riconosciamo alle amministrazioni il “dovere” di gestire un numero montante di servizi che non sono a costo zero e che, se fatti male e senza criterio, possono portare le amministrazioni sull’onda del baratro.
E sappiamo anche che, in generale, non esiste una chiara idea e progettazione orientata al turismo, che non si comprende bene l’apporto economico finale che tale ambito porta al benessere della città e si spera che le cose “vadano bene”.
Detto questo, nell’ottica della collaborazione fattiva con il Comune com’è capitato nei mesi scorsi, riteniamo necessario capire per cosa e come questo importo raccolto tramite la tassa di soggiorno verrà speso.
La norma indica che specificamente si deve spendere per servizi turistici. Per cosa sono stati spesi i soldi, diciamo, dello scorso anno? E le previsioni per i prossimi interventi? La “tassa di soggiorno” è una “tassa di scopo” e secondo la norma “Il relativo gettito e’ destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive (..)” Quali sono i progetti del Comune di Scicli per l’utilizzo della tassa di soggiorno, oggi aumentata?”

Il Forum Operatori Turistici “Città di Scicli”

(Foto GdS- Gruppo visitatori in Via Mormina Penna)