SOSPENSIONE REDDITO DI CITTADINANZA SENZA NESSUNA TUTELA PER LE FASCE PIÙ DEBOLI. Anche a Scicli grossi problemi. Documento del PD.
SOSPENSIONE REDDITO DI CITTADINANZA SENZA NESSUNA TUTEL PER LE FASCE PIÙ DEBOLICon la decisione del governo di sospendere l’erogazione del reddito di cittadinanza dal mese di agosto in poi, saranno centinaia di migliaia le persone che si vedranno privati di una fonte economica necessaria per il sostentamento della propria famiglia. Esso sarà sostituito nei prossimi mesi da due distinte misure: l’Assegno di inclusione per il contrasto alla povertà e il Supporto per la formazione e il lavoro per l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa. L’impostazione del Governo sacrifica l’universalismo che contraddistingue le misure contro la povertà, introducendo una serie di categorie (vivere in famiglie con minori, con over 60 con persone con disabilità e non autosufficienti) per il riconoscimento del diritto delle persone a ricevere un aiuto dallo Stato in caso di povertà, come se il solo fatto di essere poveri non bastasse più di per sé a rendere le persone “meritevoli” di ricevere un sostegno. L’universalismo è la base delle misure di reddito minimo: significa avere come priorità quella di proteggere chiunque sia in povertà.In aggiunta a tutto ciò, destano sconcerto anche le modalità con cui sta avvenendo la revoca, cioè attraverso un SMS. È ormai noto che a molti percettori del RdC, la revoca è stata comunicata con un sms. Un’azione scellerata che mostra l’assoluta deresponsabilizzazione e il totale disinteresse nei confronti delle persone più fragili e in gravi difficoltà economiche da parte del Governo.Un governo che con grande compattezza ha dato il via nei mesi scorsi al nuovo corso sulle politiche fiscali, specie nella lotta all’evasione fiscale, che come dichiarato sarà preventiva e non repressiva, che includerà sanzioni, penali ed amministrative, più morbide, talvolta in alcuni casi saranno anche abolite.Così il governo, invece di attivare e mettere a disposizione dei comuni le risorse economiche necessarie per gestire questa delicata fase di transizione dovuta all’abolizione del RdC, ha scaricato sui comuni, notoriamente deficitari sia da un punto di vista economico che di personale, il compito di avviare percorsi di condivisione, ascolto, incontro, con lo scopo di accompagnare tantissime persone e tantissimi nuclei in percorsi di autonomia e progressivo recupero.Va sottolineato che non tutti i comuni si sono presi in carico quest’onere così gravoso, ad esempio il nostro ente ha invitato i percettori del RdC a non riversarsi presso gli uffici comunali, nello specifico i servizi sociali, ma di aspettare nuove disposizioni governative e solo dopo si attiverà con i cittadini che beneficiavano del reddito di cittadinanza. Questa situazione di assoluta incertezza sta generando tensioni di natura sociale, come ci raccontano le cronache, sempre più frequenti, e che sfociano in manifestazioni di sconforto e disperazione da parte di molti cittadini a tal punto da arrivare, come è successo nel palermitano, a gesti estremi mettendo in pericolo la propria vita e quella degli altri.Oggi più che mai è indispensabile una seria riforma delle politiche di collocamento nel mondo del lavoro, e contestualmente non smettere di aiutare chi si trova in situazioni di disagio economico-sociale, evitando di sostenere che gli aiuti necessari a chi si trova realmente in situazioni di disagio non possono essere ampliati causa le politiche di equilibrio di bilancio, che possono e devono essere ricercate con altri strumenti e metodi, e non sulla pelle dei cittadini più fragili.
PD- Scicli