Sequestro Acif: il Comitato cittadino “Adesso aspettiamo la revoca definitiva dalla Regione”
COMITATO SALUTE AMBIENTE TERRITORIO DI SCICLI
Il sequestro cautelare degli impianti ACIF da parte del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Catania, convalidato ieri 8 giugno dal Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa, conferma quanto sostenuto da tempo dal Comitato Salute Ambiente e Territorio di Scicli sulla insussistenza delle autorizzazioni sulla base delle quali l’Acif ha operato dal settembre 2016, quando a seguito di un suo esposto, la ex provincia revocò le autorizzazioni concesse.
Già il 18 aprile scorso il Genio Civile di Ragusa, sulla base di un esposto inviato da Legambiente il 29 marzo, aveva comunicato all’ACIF il diniego a costruire in deroga; e il 7 maggio aveva intimato di sospendere immediatamente i lavori, a seguito dei numerosi abusi edilizi riscontratiche denunciava alla Procura della Repubblica di Ragusa.
È stata dunque necessaria un esposto di Legambiente per ottenere tempestivi controlli del Genio Civile di Ragusa e del NOE di Catania, mentre- nonostante i ripetuti solleciti – nulla risulta da parte del Comune di Scicli, se non che è saltato il sopralluogo fissato per il 30 maggio, a due mesi dalla denuncia.
Come da noi sostenuto ripetutamente dal tempo della Commissione Straordinaria e poi a partire dal Consiglio Comunale Aperto di Scicli del 30 gennaio 2017, sarebbero bastati pochi controlli mirati per evidenziare le numerose e gravi irregolarità a carico dell’impianto.
Ora il Comitato auspica che si indaghi sul periodo precedente al 2016, quando la ditta Acif ha operato in base ad una autorizzazione ottenuta dalla Provincia di Ragusa, Ente incompetente a rilasciarla relativamente ai rifiuti pericolosi; e dichiarandosi in regola con le norme urbanistiche, mentre l’Ufficio Tecnico Comunale aveva rilasciato netta dichiarazione opposta. E si aspetta che si indaghi, fra l’altro, sulla movimentazione e sulla destinazione dei reflui delle lavorazioni finora effettuate, visto che non risultano presenti sui luoghi vie di smaltimento (anzi, in un documento fornito dalla stessa ditta si parla di smaltimento attraverso un pozzo perdente, procedura vietata dalle norme per i gravi danni ambientali che essa comporta).
Il presidente Musumeci soltanto all’incontro avvenuto a Palermo il 4 aprile scorso è stato compiutamente informato, dal Comitato e da Legambiente,sulle gravi irregolarità delle procedure e in particolare sulle gravissime gravi irritualità presenti nell’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata all’ACIF il 3 marzo 2016 dalla Regione Siciliana.Verbalmente nei giorni scorsi ha dichiarato che la Regione procederà alla “sospensione” dell’AIA, rimandando di fatto la soluzione del problema e nulla di nuovo apportando alla situazione attuale, che è già ampiamente “sospesa” dai provvedimenti del Genio Civile e del NOE. Riteniamo perciò che terrà nel dovuto conto le novità emerse e che vorrà prendere atto che quel decreto è viziato da gravi profili di illegittimità, annullandolo in via definitiva.
IL COMUNICATO DI SCICLI BENE COMUNE
“Scicli Bene Comune, è stata sempre in prima linea nelle battaglie a difesa del nostro territorio, con la certezza che “L’Eden non è altrove”. Ieri il sequestro da parte dei carabinieri del Noe della Piattaforma ACIF per il trattamento di rifiuti pericolosi e non. Ci piace oggi ricordare la grande manifestazione del 6 maggio 2016 che vide tra gli organizzatori il nostro Mimmo Burletti, una marea di persone per dire NO a un modello di sviluppo che ha tentato di trasformare Scicli in una nuova terra dei fuochi. Continueremo a tenere alta la guardia, continueremo a praticare azioni forti di Resistenza perché ci meritiamo di vivere e restare in questa terra Bellissima! #sciclibenecomune #noacif #nomuos #notriv #cipiacelaBellezza
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