Scicli ricorda, onora e studia il suo Piero Guccione
Tre occasioni per parlare di Piero Guccione, nella sua Scicli, nel primo anniversario della scomparsa. Prima l’omaggio nella sede del “Brancati” da parte del “Gruppo di Scicli” (una piccola bellissima mostra, carica di significati affettivi; resterà aperta fino alla fine di ottobre), poi l’incontro di studio con tre autorevoli studiosi: Agamben, Frazzetto e Nifosì; ieri, infine, l’apertura della Casa di Quartarella dove la figlia Paola ha ricevuto i tanti amici di Piero. Un’occasione quest’ultima per rivedere, osservare, ricordare indimenticabili occasioni d’incontro con il Maestro, il luogo “quasi sacro” -eppure così semplice e familiare- di due grandi artisti come Piero e Sonia. Dell’incontro di studio a Palazzo Spadaro parleremo più diffusamente sul prossimo numero del GdS in edicola sabato 19 ottobre. Qui ci piace sottolineare l’alto livello delle relazioni e l’originalità delle tesi sostenute davanti ad un larghissimo pubblico, attento e fortemente motivato. Un’occasione, quella sera, anche per conoscere, per voce della figlia Paola, i prossimi progetti-appuntamenti (locali e nazionali) attorno alla figura di Piero Guccione e alla sua opera artistica.
Nell’occasione del primo anniversario della scomparsa segnaliamo un interessante articolo su Guccione nella “Repubblica” di sabato 5 ott. a firma di Sergio Troisi.