San Guglielmo? E’ solo Cuffitella. Con il libro di Don Ignazio La China cadono molte leggende metropolitane attorno al nostro Patrono.
A quale ordine apparteneva San Guglielmo da Scicli? Quando era nato?, Quando morì? Da dove nasce il culto verso questo Beato? Come arrivò a Scicli? E tutte le storie che si raccontano attorno alla sua vita? A questi ed altri interrogativi cerca di rispondere con un secondo libro don Ignazio La China, vicario foraneo della nostra città. La pubblicazione – “San Guglielmo Cuffitella. Un profilo agiografico” (ed. ilminutod’0ro)- è stata presentata sabato sera in Chiesa Madre. L’appassionata conversazione con l’autore, attivata da Giuseppe Pitrolo, ha dato modo di rivedere la storia attorno all’eremita. Una storia che comincia ad essere “indagata” e narrata sulla base di una documentazione attenta e scientificamente provata. 9 capitoli, 2 conclusioni e 2 appendici il progetto editoriale, che potrebbe riservare nel tempo una terza ulteriore pubblicazione . Intanto questa attuale merita tutta l’attenzione che si deve ad uno studio serio e attento. Cos’ l’Autore riesce a dare risposte convincenti a tante domande, eliminando in un sol colpo (con il libro in questione) tutta una serie dei leggende metropolitane, profili da “storici di campagna” (per dirla con le parole dell’indimenticabile Giudice Rizza), racconti e interpretazioni frutto spesso di falsificazioni storiche (anche di documenti d’archivio) come si trattasse di un sequenza tratta dal “Consiglio d’Egitto” di sciasciana memoria. Libro da leggere attentamente e utile per la storiografia locale; ma soprattutto utile per avvicinarsi ad un personaggio, oggi diremmo “eremita indipendente”, che è sempre il nostro caro patrono. E d’altra parte Scicli è “memma” proprio per la devozione che porta a questo umile testimone della povertà cristiana.