Progetto Tresor: Una delegazione di Scicli in Tunisia. Riguarda l’impianto pilota che il Comune sta realizzando nel depuratore centralizzato.
Una delegazione in rappresentanza del Comune di Scicli, composta dal Sindaco Mario Marino, dagli assessori Enzo Giannone e Cettina Portelli, dal Capo del V Settore Ing. Andrea Pisani, si trova attualmente in Tunisia per una missione nell’ambito del progetto TRESOR – di cui il Comune è partner.
Il progetto TRESOR è finanziato nell’ambito del Programma europeo ENI di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia 2014-2020 e coinvolge partner istituzionali e scientifici. In particolar modo i rappresentanti di enti di ricerca tunisini (Institut National de Recherche en Génie Rural, Eaux et Forêts, Groupement de Développement Agricole Sidi Amor, National Institute of Agricultural Research of Tunisia), incontreranno i ricercatori del Di3A della facoltà di Agraria della Università di Catania coordinati dal prof. Giuseppe Cirelli, e i rappresentanti dell’assessorato regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea e del Comune di Scicli.
Il Comune di Scicli sta realizzando e finalizzando un impianto pilota di fitodepurazione all’interno dell’area dell’impianto di depurazione comunale in contrada Piano Conte, tra Donnalucata e Cava d’Aliga.
Nel sito si sta realizzando uno dei primi impianti naturali per il trattamento terziario delle acque reflue che permetterà il loro utilizzo per l’irrigazione dei campi e l’uso dei fanghi residui come fertilizzante, nell’ambito delle azioni per un’agricoltura sostenibile e il risparmio delle risorse idriche. E’ prevista anche la realizzazione di un bacino dimostrativo-sperimentale per la fitoessicazione dei fanghi derivanti dalla depurazione tradizionale delle acque reflue urbane. Si tratta di un impianto innovativo sperimentale realizzato per la prima volta in Europa, progettato in collaborazione con i ricercatori del Dipartimento Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania.
Nei giorni 27 e 28 i partner visiteranno il sito di GDA Sidi Amor, un’area in cui si recuperano le acque reflue trattate, uno dei principali obiettivi negli ultimi dieci anni è stato proprio di recupero delle acque reflue presso il sito di GDA Sidi Amor.