PREZZI AI TURISTI: DIAMOCI UNA REGOLATA! A Donnalucata, questa estate, una granita al limone costava 3 euro.
Volge al termine anche la stagione estiva 2018, sebbene questo mese sembra ascrivibile più ad un’appendice della bella stagione che all’inizio dell’autunno, ed un primo bilancio si può fare dal confronto con i commercianti e gli esercenti locali (in attesa di avere dati ufficiali). L’impressione generale è che anche questa stagione sia stata positiva. Ancora durante tutto il mese di settembre, anche nel corso della settimana, è stato possibile vedere la via Francesco Mormino Penna piena di turisti ed i locali commerciali pieni di gente. Si tratta per lo più coppie (con l’apertura delle scuole le famiglie viaggiano meno) dal nord Italia o dall’estero, che fanno il tour di questa parte dell’isola (Catania, Siracusa, Val di Noto, Agrigento), pernottando anche a Scicli 1 / 2 notti. A questo punto, però, una riflessione mi sia consentita rispetto ai prezzi che abbiamo visto in giro per la città durante questa estate. In troppi casi c’è sembrata eccessiva la richiesta rispetto al prodotto offerto. Ad esempio, non si può pagare una granita al limone 3 euro, come accadeva quest’estate in uno storico Bar di Donnaulacata, e nemmeno un piatto di pasta con il “macco di fave” 14 euro (questo lo abbiamo rilevato in un locale del centro storico).
Insopportabile, inoltre, l’abitudine di far pagare 2 euro il costo del c.d. coperto, sicchè una famiglia ordinaria di quattro persone paga 8 euro appena si siede senza ancora aver consumato nulla! Ma anche i prezzi delle pizze ci sembrano mediamente alti rispetto a quelli che sono i costi vivi del prodotto, secondo un trend al rialzo che non ci sembra conoscere soste. Diciamo tutto ciò perché, a nostro avviso, la politica dei prezzi contenuti è molto importante per un’economia turistica che, dopo la fase di lancio, sta cercando la propria stabilizzazione nell’ambito dell’offerta turistica della regione, dove Taormina e Siracusa la fanno sempre da padrona. Bisogna resistere alla tentazione di alzare i prezzi perché quello del costo della vita è un fattore cui sta molto attento chi viaggia. Oggi, con la stessa facilità, puoi volare in Grecia, piuttosto che in Spagna o in Tunisia (tanto per tenerci ai paesi del Mar Mediterraneo). E se, sino ad ora, la destabilizzazione politica dei paesi del Nord Africa o la crisi Greca ha fatto si che parecchi turisti dirottassero verso le coste siciliane, domani potrebbe non essere più così. Lo notiamo anche nella scelta degli alloggi che si offrono ai turisti. Nela scelta che il turista fa su dove pernottare può, tranquillamente, prevedere Modica o Ragusa come sede della casa vacanza, anziché Scicli. Ecco perché il confronto non va fatto solamente con il prezzo delle case vacanza di Scicli che, pure, rispetto agli altri ha dalla sua la vicinanza del proprio centro storico al mare. Il nostro, dunque, è un invito a commercianti, ristoratori, titolari di case vacanze a non lasciarsi prendere la mano nel definire il prezzo del proprio prodotto perché, proprio un prezzo contenuto (onesto?) può essere l’elemento che caratterizza positivamente la notevole offerta turistica della nostra città e far sì che il fenomeno turistico si stabilizzi.
Marco Causarano