Prevenzione delle alluvioni, il Comune di Scicli in un progetto internazionale
Prevenire il rischio di alluvioni in un abitato che ha un’orografia percorsa da ben tre torrenti: il torrente Modica-Scicli, il torrente di San Bartolomeo e quello di Santa Maria La Nova.
Scicli e Macerata sono i due comuni protagonisti di un progetto di prevenzione delle alluvioni chiamato Urbanfloods, nato grazie a una cooperazione internazionale sul tema prevenzione rischio alluvionale di cui Svi.Med. Ets, Centro Euromediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, è partner.
Uno degli obiettivi più importanti che l’amministrazione Marino persegue è l’installazione di una stazione pluviometrica in contrada Fontanelle, a valle di contrada Salto di Lepre, per il monitoraggio della portata d’acqua del torrente Modica-Scicli al fine di prevenirne lo straripamento e potenziali alluvioni.
Il progetto promuove la resilienza e lo sviluppo di sistemi di monitoraggio per il controllo delle inondazioni in ambito urbano, il suo obiettivo è lo sviluppo di un sistema integrato per la gestione delle inondazioni e dei sistemi di allerta precoce, focalizzando l’attenzione sui torrenti che attraversano le aree urbane. Tali corsi d’acqua rappresentano fattori di rischio di inondazione per le comunità urbane, un rischio esacerbato peraltro dalla rapida urbanizzazione e dal cambiamento climatico.
Le inondazioni nei Paesi del Mediterraneo sono sempre più frequenti (tutti ricordano le immagini di Valencia di qualche mese fa) per una ragione semplice: eventi climatici estremi e il sempre maggiore consumo di suolo. Il partenariato del progetto vede coinvolte diverse organizzazioni dell’area balcanica provenienti da Nord Macedonia, Serbia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Slovenia e Albania, con Capofila l’Università della Macedonia Occidentale in Grecia. Per l’Italia sono coinvolti la città di Macerata e la Svi.Med. Ets, che è responsabile delle attività pilota nel torrente Modica-Scicli, in cooperazione con i Comuni di Modica e Scicli, in qualità di partner associati.
Il 15 gennaio scorso il sindaco di Scicli Mario Marino, l’assessore Enzo Giannone e il caposettore tecnico Ing. Andrea Pisani, insieme all’ing. Giovanni Iacono e Emilia Arrabito, di Svi.Med, hanno incontrato a Palermo il segretario generale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, Ing. Leonardo Santoro, e il suo staff. Pianificazione, gestione e prevenzione del rischio alluvione nella gestione del torrente Modica-Scicli sono gli obiettivi del Comune nella collaborazione con l’autorità presieduta dall’ing. Santoro, sempre scrupoloso e prodigo di attenzioni per il territorio di Scicli. Il prossimo appuntamento sarà a Scicli per il primo tavolo di confronto del progetto Urbanfloods, a livello nazionale che si terrà il prossimo 13 febbraio 2025 in collaborazione con il Comune di Macerata.
Intanto, l’amministrazione comunale ha chiesto al Dipartimento regionale di Protezione civile un finanziamento per la messa in sicurezza delle falde acquifere di contrada Fontanelle, San Guglielmo e Galluzza. La stazione pluviometrica e la tutela delle falde delle sorgenti che alimentano l’acquedotto di Scicli rientrano in un progetto organico di preservazione di una porzione di territorio, quello che discende da Salto di Lepre, essenziale per la salute della comunità sciclitana.