Pianificazione e Piano integrato. Le consigliere Riccotti e Pacetto chiedono all’amministrazione di fare il punto sullo stato dell’arte.
Sono trascorsi quasi 10 mesi dall’insediamento della nuova amministrazione comunale e non si è potuto fare a meno di notare come la stessa ha tralasciato, almeno in parte, di continuare il lavoro avviato in campo urbanistico e di riqualificazione della città.
È nella consapevolezza di tutti che lo sviluppo e la crescita di un paese si basano e sono garantite da una attenta e capillare Pianificazione Comunale attuata attraverso la redazione di strumenti di programmazione e regolamentazione del territorio che garantiscono equità dei trattamenti, trasparenza nelle procedure, oltre che tutela e controllo. Così come è nella consapevolezza di tutti che lo sviluppo ed il benessere sociale si basano anche sulla riqualificazione delle nostre città, sullo sviluppo delle politiche sociali ed abitative in particolare modo.
Dopo l’impulso dato nella precedente sindacatura alle procedure per redigere gli strumenti di programmazione territoriale, nonché lo sblocco di importanti progetti di riqualificazione quali ad esempio il Piano Integrato per il quartiere Jungi, ad oggi tutte questa attività sono ferme allo stallo.
Scicli è stato tra i primi comuni siciliani ad avviare un percorso di pianificazione basato sulla nuova normativa regionale che ha fatto della tutela ambientale, della sostenibilità e soprattutto della condivisione pubblica e sociale i punti cardine dello sviluppo territoriale. Sulla base di questi principi si sono avviate le consultazioni con la cittadinanza, la rappresentanza politica locale e tutte le istituzioni che agiscono sul territorio, sono stati affidati gli studi preliminari, è stato redatto un documento programmatico molto dettagliato grazie allo studio ed alla collaborazione del prestigioso Dipartimento del Politecnico di Milano, è stato infine affidato l’incarico della redazione dello strumento definitivo di pianificazione territoriale al prof. Giuseppe Trombino.
Purtroppo, non solo ad oggi non risultano ci siano stati passi avanti nel procedimento di programmazione, ma si sta continuando con gli iter di varianti urbanistiche causate dalla decadenza ormai ventennale dei vincoli quinquennali delle aree destinate alla realizzazione di opere pubbliche mai attuate, con il rischio di una seria e profonda trasformazione del territorio dettata da nessuna visione di sviluppo e nessuna programmazione che si basi su interessi generali e diffusi.
Allo stesso modo, è fermo l’iter di collaudo e consegna delle opere pubbliche previste dal Piano Integrato per la qualificazione del quartiere Jungi così come nulla si sa per quelle riguardanti gli interventi a carico dei privati. Si rileva anche incuria ed abbandono delle aree verdi ed attrezzate che costituiscono la porta d’ingresso, una vetrina dunque, per la nostra città.
Urge dunque chiarezza sullo stato dei lavori per la redazione del nuovo strumento urbanistico del territorio sciclitano e sul completamento dei progetti previsti nell’ambito del Piano Integrato attuato nel quartiere Jungi.
Per tenere un faro acceso su queste tematiche fondamentali per lo sviluppo della città, abbiamo protocollato due interrogazioni che speriamo vengano discusse quanto prima con risposte soddisfacenti e all’altezza delle aspettative dei cittadini.
Caterina Ricotti
Consuelo Pacetto