Milizie 2018: Rappresentazione nel solco della tradizione. Nel dopo-festa, la musica salentina e gli studenti protagonisti.
Festa delle Milizie a pieni voti, se si toglie quel quadretto iniziale fuori luogo e testo. Rappresentazione corale ben riuscita, anche grazie ad una saggia regia di Sparacino (convincente anche la sua interpretazione di Belcane, più “rilassato” e razionale rispetto al passato). Buona l’idea dell’Angelo che “arriva” attraverso un faro che illumina il Castellaccio e bella la voce di chi ha cantato. Ben riuscito il Corteo d’epoca con gli sbandieratori e la banda musicale. Peccato che il “miracolo” dell’apparizione abbia perso, da qualche anno a questa parte, la “maschiata” che in un certo senso avrebbe coinvolto di più il pubblico nella partecipazione emotiva (gioia per la vittoria e l’apparizione) soprattutto i cittadini di Scicli.
Annotazione positiva per il dopo rappresentazione. Gli studenti del “Cataudella” si sono inventati una serata nell’ambito della loro “Giornata dell’Arte”. Grazie ad un gruppo che arrivava dal Salento hanno portato musica diversa, ma profondamente legata alla cultura popolare (in questo caso della Puglia). Così con la “Taranta” si è festeggiata la vittoria dei Normanni e i giovani hanno avuto modo di partecipare in prima persona. Bellissima serata. Da ripetere!