MEDICO DI FAMIGLIA …CERCASI
DI ROSA MARIA PINO
In questo periodo si discute molto sul tema della sanità in Italia, della “malasanità”, dei presidi di pronto soccorso chiusi e di quelli aperti sovraffollati, dove i pazienti spesso rischiano di non avere le cure adeguate e tempestive. A tutto ciò si deve aggiungere la difficoltà di poter essere assistiti da un medico di base, in quanto non c’è più un turnover quando quelli in attività vanno in pensione. E questo fenomeno sta accadendo anche a Scicli, dove purtroppo solo un medico ha disponibilità per avere iscritti i pazienti di chi è giunto alla meritata pensione; e meno male che dovremmo avere la possibilità di “scegliere” il proprio medico. E’ triste e sconfortante essere costretti ad aspettare eventuali rinunce da parte di alcuni cittadini per motivi personali (esempio cambi di residenza) o addirittura eventuali decessi, per vedere allargarsi il numero di assistiti previsto per ogni medico di base.
E’ disumano. Questi sono i risultati di una mancata programmazione per assicurare il ricambio di generazione, non si è operato in tempo utile, non si è guardato al futuro e la carenza si aggraverà a breve con l’aumento dei pensionamenti e una popolazione sempre più anziana e quindi maggiormente bisognosa di cure. I giovani medici, inoltre, dovrebbero essere motivati, avere delle attrattive verso la professione del Medico di base, cosa che non avviene, a giudicare dalla poca partecipazione ai bandi di formazione di medicina generale. Molti di loro si trovano anche in condizioni che li spingono a cercare soddisfazione e gratificazioni all’estero (ricordiamoci della “fuga” dei talenti).
L’assistenza sanitaria è un diritto e una necessità di tutti, a prescindere da età, razza, idee religiose o politiche, ma evidentemente coloro che dovrebbero assicurarcelo non ne hanno realmente bisogno e non si preoccupano del prossimo. Ancora una volta non si pongono attenzione, risorse, impegno, per le fondamenta di una nazione: l’istruzione, la sanità, il lavoro, lasciando spesso il peso e il progredire alla buona volontà di tanti lavoratori del settore.
Rosa Maria Pino