Luca Bianchini fa il bis di simpatia a Scicli. Un nuovo romanzo da leggere e regalare!
Nel novembre 2015 Luca Bianchini venne a presentare a Scicli “Io che amo solo te”, da cui venne tratto il film di successo con Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido e Luciana Littizzetto. Lasciò un piacevole ricordo e una serata memorabile per Scicli a Palazzo Busacca. Allora ci promise che sarebbe ritornato. Promessa mantenuta e ieri sera a Palazzo Spadaro, lo scrittore è tornato su invito di Francesca Portelli, il Movimento Brancati e il Comune di Scicli. Ha presentato il suo più recente libro “So che un giorno tornerai” (Ed. Mondadori). Immediato il suo rapporto con il folto pubblico presente (tanti sono arrivati dai centri vicinori); incalzato dalle domande di Giuseppe Pitrolo, Bianchini ha conversato direttamente con la gente. Ci ha spiegato come è nata la storia, i personaggi che sono in gran parte veri, le città dove la storia si svolge (Trieste su tutte), i tanti aneddoti legati alla scrittura del romanzo, e poi le emozioni nel costruire il libro. “Angela non ha ancora vent’anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un “jeansinaro” calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già spostato. Lui le ha fatto una promessa: “Se sarà maschio, lo riconoscerò”. Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma…”. E’ l’incipit del romanzo, che in 257 pagine porta il lettore insieme ai protagonisti nella ricerca delle origini, voler scoprire chi siamo e la magia degli “amori che sanno aspettare”. Insomma un libro la cui lettura può fare solo bene.
Bianchini, a fine serata, non si è risparmiato ed ha ulteriormente colloquiato con i lettori di Scicli, interessandosi ulteriormente ai luoghi, scherzando sulla fiction- Commissario, accettando i tanti selfie e le foto di gruppo. Della sua venuta a Scicli parla anche sulla sua pagina facebook.