Lotta all’abusivismo edilizio, il Comune di Scicli sequestra due cantieri a Punta Pisciotto, uno a Scicli. Sbancata una duna…
Il Comune di Scicli ha denunciato all’autorità giudiziaria tre casi di abusivismo edilizio che sono stati scoperti nelle scorse settimane e diventati oggetto di indagine da parte dell’ufficio urbanistica comunale e della polizia municipale. In un sito di grande pregio ambientale, e tutelato da svariati vincoli, al confine tra i territori di Scicli e Modica, a Sampieri, sono stati scoperti due cantieri abusivi grazie a cui si stavano costruendo villini con piscine a pochi metri dalla scogliera. Un’altra attività abusiva era in corso di realizzazione alla periferia di Scicli, in contrada San Marco. I controlli del territorio proseguono e altre denunce scatteranno nelle prossime settimane per attività edilizie non autorizzate rispetto a cui le indagini in corso stanno volgendo al termine. Il Comune ha anche avviato indagini in ordine ad alcune segnalazioni avvenute sui social circa presunti lavori di sbancamento abusivi della sabbia in via Malaga a Sampieri, in prossimità del villaggio Renelle Trippatore.A fronte del clamore suscitato da alcune foto probabilmente non recenti, l’accertamento in situ ha permesso di rilevare l’inesistenza dell’intervento pure denunciato da alcuni utenti social. Il Comune è presente nella prevenzione e nella repressione dei reati, che sono oggetto di verifica da parte degli uffici, e invita a non dare credito a notizie scandalistiche propagate ad arte, a volte, per gettare discredito sulle buone pratiche dell’Ente. E’ indubbio che la collaborazione dei cittadini è fondamentale nell’attività di vigilanza rispetto a possibili azioni illegali sul territorio, per prevenire le quali l’amministrazione Giannone ha già disposto l’uso di droni.(dalla pagina facebook del Comune di Scicli)
UNA RISPOSTA
Giuseppe Miceli -Le foto dimostrante lo sbancamento della duna per liberare la strada di accesso alle case di via Malaga al Pisciotto non sono artefatte né datate. Sono georeferenziate e risultano scattate sabato 27 febbraio. Non sono state divulgate per denunciare un abuso ma per ribadire che la duna, mobile per natura sotto l’azione del vento, non va assolutamente toccata se si vuole fermare e stabilizzare, intervenendo su di essa si accellera il suo movimento e relativo avanzamento verso l’interno.