Legambiente – Cambiamo i trasporti a servizio della Sicilia sud orientale ragusana
Completare l’autostrada fino a Gela, raddoppiare la Ragusa-Catania e realizzare una rete ferroviaria competitiva, queste le tre grandi opere determinanti per una mobilità su ruote moderna ed efficace a servizio del sud est e in particolare per l’area ragusana.
“In provincia di Ragusa, il completamento dell’autostrada Siracusa-Gela, il raddoppio della Ragusa- Catania e la nuova tratta ferroviaria Ragusa-Catania, prevista nel Piano Strategico della Provincia e recentemente approvata dal Ministero dei Trasporti, sono tutti interventi necessari per colmare finalmente decenni di isolamento e di costi per la mobilità non sopportabili per i residenti e per le imprese che operano nel territorio. Nel rapporto Pendolaria 2022 di Legambiente, il nostro dossier annuale sulla situazione dei trasporti italiani, evidenziamo come, riguardo alla rete ferroviaria, l’intera Sicilia abbia ancora oggi il 46% di binari non elettrificati e la provincia di Ragusa resta una delle provincie peggio servite dalla mobilità su rotaia” dichiara Gianfranco Zanna presidente di Legambiente Sicilia.
Particolare attenzione deve essere rivolta all’autostrada Siracusa – Gela, un’opera concepita oltre 50 anni fa destinata ad attraversare territori di più Città d’arte patrimonio UNESCO, una buona ragione per riesaminare con cura alcuni elementi costitutivi della progettazione, quali l’ampiezza delle superfici destinate agli svincoli, la superficie e il numero delle aree di sosta. Massimo rispetto, inoltre, dovrà essere dedicato alla copertura naturale arborea, costituita da carrubi e olivi sparsi che tipicizzano il Paesaggio e che la pratica dell’espianto e della ripiantumazione alterata profondamente. “Come si può agevolmente comprendere, si tratta di opere destinate a mettere in circuito le aree rappresentate dai due poli ortofrutticoli di Santa Croce – Acate – Vittoria a ovest e Scicli ad est, nonché di stabilire connessioni intermodali con il porto di Pozzallo e l’aeroporto di Comiso e, ancora, con i distretti produttivi, fra i quali quelli del marmo ubicato a Comiso. In una provincia notoriamente priva, a tutt’oggi di valide opere di collegamento viario con la parte nord dell’Isola e dunque con il Continente”. Così Alessia Gambuzza, presidente del Circolo Legambiente Kiafura di Scicli.