LE VIE DEI TESORI ritorna a RAGUSA E SCICLI. 13 siti nella nostra città. Tre weekend dall’1 al 16 ottobre.
LE VIE DEI TESORI ritorna a RAGUSA E SCICLI
Il festival delle Vie dei Tesori ritorna nel Val di Noto seguendo il filo di quel barocco nato dal terremoto del 1693: prima e dopo, in un territorio che si vide costretto a ripartire da zero. Le chiese medievali furono ricostruite, ma quelle poche che restarono intatte oggi sono un tesoro da riscoprire. Ragusa ne ha diverse e le conserva con affetto, Scicli le cerca e le trova, piccoli e rupestri. Due città profondamente diverse che, cucite dal filo di Vie dei Tesori, collaborano fattivamente per la promozione dello stesso territorio: e il turismo le ha premiate, qui la ripresa post covid è già una sicurezza. Riecco il festival, dunque, al suo quinto anno consecutivo – da sabato 1 a domenica 16 ottobre, visite, passeggiate ed esperienze, un programma articolato costruito con le giovani associazioni sul posto e il supporto dei due Comuni. Il festival a Scicli è stato costruito con la collaborazione della ProLoco, rappresentata in conferenza da Giorgio Caccamo.
A Scicli luoghi aperti saranno tredici, e dopo un anno di assenza si ritorna ai luoghi utilizzati come set dalla fiction sul Commissario Montalbano: una particolare operazione di musealizzazione del luogo che la dice lunga sul successo. Ma si entrerà anche in palazzi nobiliari musei di se stessi (palazzo Spadaro ospita una ricca collezione sul Gruppo di Scicli), nell’antica farmacia rimasta così negli ultimi due secoli; in chiese rupestri, piccole, scavate nella roccia, ma con tesori inattesi all’interno; e si scenderà nella Grotta delle Cento Scale, scavata nella roccia.
LE VIE DEI TESORI A SCICLI
In stretta collaborazione con la Pro Loco nasce una nuova, bellissima edizionemolto legata al territorio, con il ritorno di luoghi che il pubblico ha amato veramente tanto, ma anche con l’apertura di chiese sconosciute. A partire dalla fiction che è ormai studiata come esempio di “motore turistico”: il Palazzo del Comune ha rivoluzionato e suoi uffici e è diventato un museo sul set cinematografico delle avventure del famoso Commissario, perché proprio qui viene ambientato l’interno del commissariato di Vigata nella famosa fiction campione di incassi. Si riconosceranno l’ufficio del commissario, la sala d’aspetto, il centralino, e ovviamente la stanza dell’acerrimo nemico di Montalbano, il questore Bonetti-Alderighi. Ma i luoghi da visitare sono comunque parecchi: il bellissimo Palazzo Busacca, ottocentesco, costruito dalla potente Opera Pia che gestiva l’”oro del Busacca” il patrimonio dello sciclitano Pietro Di Lorenzo, detto Busacca, con la quale si finanziarono opere umanitarie per oltre tre secoli. Poi Palazzo Bonelli Patanè, uno dei tesori nascosti della cittadina barocca, elegante, leggero, interamente affrescato tra fine ‘800 e inizi ‘900, con le tappezzerie e gli arredi originali. E infine Palazzo Spadaro con i balconi a mensoloni e il ponticello, detto “degli innamorati”: qui scoprirete una bellissima collezione del Gruppo di Scicli, con in testa gli artisti Piero Guccione e Franco Sarnari. In occasione del festival verranno aggiunte alcune tele inedite.
Un altro museo spontaneo, dentro la chiesa di san Vito, dedicato alle “carcare”, le antiche fornaci; l’antica farmacia Cartia, che sembra essere rimasta all’800, tra bilancini, albarelli da farmacie, pozioni, provette, preparazioni dai nomi magici; il Museo del costume e della cucina, profondamente legato al territorio e al “famoso” cioccolato. Due le chiesette rupestri, una più interessante dell’altra: la “Scalilla”, costruita in una grotta ai piedi di San Matteo, ha una facciata semplice, con un piccolo campanile inglobato e un finissimo portone policromo. E’ legata alla leggenda della Madonna della Catena che intervenne per salvare la vita di tre poveracci condannati ingiustamente.
Aprono tre chiese particolari: Santa Maria della Consolazione che nasconde un portale che è un rarissimo esempio dell’architettura rinascimentale del Val di Noto, introduce ad un originale pavimento con tarsie di pietra bianca calcarea e nera pietra asfaltica; Santa Teresa che è un tipico esempio di stile settecentesco ibleo, un tripudio di stucchi, spire floreali, intarsi, leziose cornici rococò e tele settecentesche: vi sono tutt’ora esposti gli ex voto quattrocenteschi a suo tempo trasferiti dal convento della Croce. Infine, un luogo che è simbolo di rinascita sociale: il convento domenicano del Rosario che nel 1883 passò alle terziarie Domenicane che oggi gestiscono il Centro diurno per giovani in difficoltà. Infine, un presepe attenderà infine alla fine dei cento gradini della Grotta delle Cento Scale che scende nella “pancia” di San Matteo, un antico passaggio che conduceva ad un polla di acqua dolce, necessaria in caso di assedio dei saraceni. Una passeggiata condurrà invece alla scoperta dei palazzi delle famiglie più abbienti della Scicli seicentesca, prima del terremoto.
Per ogni approfondimento, scheda, foto o curiosità, e anche per acquisire i coupon per le visite e le esperienze, basta collegarsi al sito www.leviedeitesori.com. Informazioni: 091 842 0004, tutti i giorni 10-18.
ufficio stampa Le Vie dei Tesori
Simonetta Trovato | +39.333.5289457 | simonettatrovato@gmail.com
COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it.–
Simonetta Trovato