Le Vie dei Tesori: dal 14 al 16 settembre Ragusa-Modica-Scicli
Anche la più orientale delle province siciliane accoglie Le Vie dei Tesori, il Festival che da dodici anni apre e racconta decine e decine di siti inediti in Sicilia. Forte del successo ottenuto, il Festival aggiunge Ragusa, Modica, Scicli tra il 14 e il 30 settembre.
RAGUSA-Il nostro viaggio inizia da Ragusa, per essere precisi del campanile della cattedrale, 129 gradini e 50 metri d’altezza: da qui si domina la città barocca, che rinacque dopo il devastante terremoto seicentesco che la rase al suolo. Ma a Ragusa si va soprattutto “per chiese”: dai Cappuccini che conservano un trittico di Pietro Novelli, all’Annunziata che sorgeva su una sinagoga, all’Ecce Homo dove sarà possibile salire sul coro, nella torre campanaria, per ammirare da vicino le vetrate istoriate di Duilio Cambellotti (a cui si devono tante scenografie delle tragedie siracusane). Una sorpresa sarà il pulpito neogotico di San Giacomo Apostolo, ma anche gli stucchi dello Spasimo o il lampadario blu di Palazzo La Rocca, lasciano a bocca aperta. A palazzo Arezzo di Trifiletti sarete guidati da un rappresentante della famiglia. Ma si conoscerà anche, camminando per i vicoli, la rivalità tra San Giorgio e San Giovanni; si ritroveranno le tracce dei cavalieri di Malta, il silenzio delle monache al Museo Obsculta nel monastero benedettino, e il gusto retrò del Circolo di conversazione, aperto soltanto a diciotto soci di nobili natali, che probabilmente passeggiavano anche tra i viali del giardino segreto di palazzo Arezzo Bertini o partecipavano ai piccoli spettacoli in quel gioiello che è il Teatro Donnafugata.
MODICA-Si ama meravigliare, a Modica: barocca all’eccesso, intellettuale e altisonante, la città un tempo era popolata da conventi. Dal monastero benedettino, oggi Museo Belgiorno che racconta gli scavi nei complessi funerari iblei; all’ex Convento del Carmine che un domani ospiterà il Museo delle Tradizioni; ma soprattutto, la Chiesa di Sant’Anna, aperta in via eccezionale, mostra il pavimento ad intarsi di calcare bianco e pietra pece nera, e un trompe l’oeil settecentesco. A Palazzo Moncada si scoprirà la biblioteca Quasimodo, alla Fondazione Grimaldi, la pinacoteca di ritratti di illustri personalità della zona; a Palazzo Castro-Grimaldi, gli arredi rimasti immobili nel tempo. E a Palazzo De Leva, i famosi “bassi” con tracce della città gotica. La visita di Modica si potrà chiudere soltanto dal Castello dei Conti, da cui si vede l’intera città.
SCICLI-Non si può pensare a Scicli senza imbattersi nel commissario Montalbano: tracce e angoli citati nella fiction, sono praticamente ovunque, l’intero, grosso paese è stati un unico set. Scicli sembra essere immobile nel tempo: dalla farmacia Cartìa dove si affacciano albarelli, ampolle, bilancini, vasi e persino un antico registratore di cassa; al palazzo del Comune, dove il commissario più famoso avrebbe il suo ufficio, mentre al primo piano, la stanza del sindaco è servita a ricostruire l’ufficio dell’antipaticissimo questore Bonetti-Alderighi. Ma non si può capire Scicli, se non si va per chiese e palazzi. Dal calvario rupestre, scavato nella roccia, agli stucchi rococò di San Giuseppe e Santa Teresa, alla Consolazione barocca, a San Vito, trasformata in museo del territorio, alla bellissima Santa Maria La Nova, adorata dagli sciclitani. Poi ci sono i palazzi: Bonelli-Patanè con le tappezzerie originali, all’Opera Pia che per tre secoli gestì la straordinaria eredità Busacca (foriera di liti furibonde). Fino alla leggerezza del “ponticello degli innamorati” di Palazzo Spadaro, e della collezione di abiti, pizzi, ricami e accessori che raccontano la moda iblea, nei bassi dell’ex convento San Michele. Con una curiosità: nella cucina ricostruita, le forme per l’antica produzione del cioccolato.
VISITE D’AUTORE CON DEGUSTAZIONE. In collaborazione con Planeta, sono state organizzate anche visite guidate d’autore con degustazione di vini: venerdì, 14 settembre alle 19 a palazzo Spadaro, a Scicli; venerdì 21 settembre alle 19 a Palazzo Arezzo di Trifiletti a Ragusa e venerdì 28 settembre, alle 19, a Palazzo Castro Grimaldi, a Modica. Con contributo di 7 euro. Vanno prenotate sul sito www.leviedeitesori.it.
COME PARTECIPARE-Tutti i coupon si trovano online sul sito www.leviedeitesori.it 10 visite 10 euro | 4 visite 5 euro | 1 visita 2 euro. HUB. Tutti i coupon si possono acquistare anche pure negli hub di corso Italia, 87 (Museo di San Giovanni) e via Capitano Bocchieri, 31 (Palazzo La Rocca), a RAGUSA; nell’hub di corso Umberto Primo, 141 (infopoint del comune), a MODICA e nell’hub di via F. Mormino Penna, 34 (Palazzo Spadaro, a SCICLI. Mentre in tutti gli altri luoghi sono disponibili solo i coupon singoli.
Info: 091 842 01 04, tutti i giorni dalle 10 alle 18
Per le visite nei luoghi non occorre prenotare. Basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito www.leviedeitesori.it e presentarsi all’ingresso dei luoghi. Un coupon da 10 euro è valido per 10 visite; un coupon da 5 euro è valido per 4 visite, un coupon da 2 euro è valido per un singolo ingresso a scelta. A tutti coloro che acquisiranno i coupon verrà inviata una mail con un tagliando dotato di un codice QR. La pagina contenente il codice dovrà essere stampata e mostrata all’ingresso dei luoghi. Chi vorrà, potrà fare a meno di stamparla e mostrarla sul proprio smartphone o tablet. Il coupon da 10 o 4 visite non è personale. È possibile quindi stamparlo in più copie, in modo che possa essere utilizzato contemporaneamente da più persone in diversi luoghi, fino a esaurimento del suo valore. Per chi è sprovvisto del coupon elettronico saranno disponibili nei diversi luoghi, soltanto ticket da 2 euro. Le scuole che volessero stabilire data e orario della visita, possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it