Le ragioni per cui il centrodestra vota no al Piano di riequilibrio.
Pubblichiamo la DICHIARAZIONE DI VOTO (contrario) DEI CONSIGLIERI DEL CENTRODESTRA SUL PIANO DI RIEQUILIBRIO, al Consiglio comunale.
“In qualità di Consiglieri di minoranza, siamo molto delusi nel constatare che la nostra proposta di deliberazione relativa all’adeguamento delle aliquote addizionale IRPEF-anno 2018 presentata il 22/02/2018 non sia stata presa in considerazione da parte di questa Amministrazione. L’approvazione della stessa avrebbe consentito una boccata d’ossigeno per molte famiglie con redditi bassi ed in particolare con quelli inferiori ad € 15.000,00.
A nostro avviso, le azioni intraprese da questa Amministrazione in questo Piano di Riequilibrio riguardano soprattutto il rispetto delle “Entrate” che, provenienti da tasse comunali già elevate al massimo (IMU, TASI, TARI, COSAP), non potranno essere pagate da una buona percentuale di nostri concittadini, visto anche l’attuale momento di crisi economica e occupazionale e pertanto non risponderanno alle aspettative previste. Non siamo affatto sicuri sulla quantificazione esatta dei debiti fuori bilancio. Non siamo affatto sicuri sui costi dei servizi erogati dal nostro ente. Siamo delusi anche per tariffe a domanda individuale ( Refezione Scolastica, gestione impianti sportivi, Asilo nido, cimitero) che il nostro Ente ha previsto di aumentare gradatamente per assicurare i servizi fino all’80% della copertura dei costi, nei 10 anni a cui fa riferimento detto Piano di Riequilibrio, ulteriormente delusi, nel caso di una completa esternalizzazione degli stessi. Rimaniamo molto scettici sulle azioni di recupero dell’evasione, ove, ancora, non vediamo Uffici all’altezza di tale compito. Molto titubanti sulle azioni di valorizzazione e di alienazione del patrimonio immobiliare, ove si constata la solita predisposizione di un elenco accompagnato dalle relative stime a cui, come già fatto in passato, non si è mai dato alcun seguito. Siamo consapevoli che l’unica cosa che potrebbe darci una grossa mano, dal punto di vista finanziario, che potrebbe contribuire al risanamento dell’Ente, sono le potenziali entrate derivanti dalla “Piattaforma Petrolifera Vega”, ma sugli importi e sui tempi di definizione delle controversie, rimaniamo molto scettici.
Siamo sicuri che, nonostante questo Piano di Riequilibrio al proprio interno preveda un contenimento delle spese, come ad esempio i costi dei servizi in rete (energia, gas, acque, etc) non trova continuità nelle azioni concrete intraprese dall’Amministrazione al di fuori del Piano stesso.
In particolare, le perdite d’acqua dalle condotte comunali sono sempre più frequenti e copiose, vengono riparate con molta difficoltà e sicuramente in ritardo, con enorme spreco sia della materia prima e sia dei costi dell’energia necessari per il pompaggio e per il rilancio. Come già precisato più volte non sono mai state previste misure di risparmio e/o di efficientamento energetico.
Si precisa che sin dal mese di Novembre 2017 i sottoscritti consiglieri comunali a seguito delle richieste di istruttoria ai sensi dell’art. 243 – quater, comma 2, D.Lgs n. 267/2000 del Ministero degli Interni, abbiamo più volte sollecitato questa Amministrazione per dare seguito alle superiori richieste del Ministero , nonché, abbiamo richiesto apposito Consiglio comunale per avere chiarimenti sulla procedura di riequilibrio finanziaria presentata dalla Commissione Straordinaria nell’anno 2015 e sulle motivazioni che hanno portato questa Amministrazione a cambiare decisione nel giro di un mese, prevedendo prima, di rimodulare il P.R.F. presentato dai Commissari e poi di confermarlo. Tutto questo a nostro parere dimostra chiaramente le difficoltà che ha questa Giunta Comunale nell’amministrare, mettendo in evidenza le proprie carenze nell’individuazione e nel proseguimento di strade nuove ed alternative al semplice aumento e/o mantenimento delle tasse, senza saper correggere i numeri. Pertanto noi voteremo contro questo Piano di Riequilibrio perché non vogliamo imporre ai nostri concittadini altri 10 anni di tassazione al massimo. Noi voteremo contro perché non siamo convinti di tagliare i servizi a domanda individuale. Noi voteremo contro perché non vediamo proposte concrete atte a contenere le spese dell’ente. Noi voteremo contro perché nessuno ci ha dato delle risposte concrete che ci hanno dato convincimento che questo Piano di Riequilibrio è la soluzione giusta.”
I Consiglieri Marianna Buscema, Vincenzo Giannone, Mario Marino, Rita Trovato, Claudio Caruso.