La Sicilia “Di Terra e di Nuvole” di Irene Varveri Nicoletti conquista il pubblico di Sampieri
A Sampieri, all’interno della rassegna letteraria estiva del PataPata “Autori & Libri”, è stata presentata la raccolta di racconti “Di Terra e di Nuvole – Brevi storie soffiate dallo Scirocco” (Maurizio Vetri Editore) della vulcanica e poliedrica scrittrice siciliana, Irene Varveri Nicoletti. Durante la conversazione con il giornalista Bartolo Lorefice, l’autrice ha letto ed interpretato diversi estratti dei suoi racconti, trascinando l’attento pubblico in un canto corale della bellezza dei rapporti umani, degli sguardi rubati, dei primi baci carichi di attese, dell’ultimo bacio che sottolinea un addio. Come ha spiegato Irene Varveri Nicoletti, i suoi racconti, in parte ispirati a fatti realmente accaduti e in parte di pura fantasia, vogliono rappresentare un tributo all’ethos della “Sicilia arcaica e contemporanea nello stesso tempo”, un inno alla memoria diretta o raccolta che si riverbera in una necessità di tramandare il senso di esistenze sottratte alla pletora dell’indifferenza e di farlo con grazia, pietas e ironia complici della fragilità umana.
Personaggi definiti, con tutte le debolezze e le grandezze umane, soprattutto quelli femminili, che campeggiano su tutto il resto, anche quando sembrano soccombere sotto il peso delle convenzioni sociali o dell’altrui volontà. Donne che provano sentimenti veri, che amano uomini, figli, amanti, ma soprattutto che amano la vita, che collezionano “attimi”, che sanno guardare alle piccole cose, le uniche che, in fondo, hanno importanza. Donne “buone come il pane e morbide come il burro”, donne di rara bellezza, ora sensuale ora sfiorita, ma pur sempre presente, ora rubata da una malattia, che nulla toglie, però, allo sguardo di un marito innamorato che sacrifica la propria esistenza per il ricordo di una donna che non è più la stessa che ha sposato.