La Repubblica “Scicli, lo scioglimento su misura; con l’ombra dei servizi segreti”.

Il quotidiano “La Repubblica” stamane torna ad occuparsi di Scicli e dei contenuti della Relazione della Commissione regionale antimafia. Antonio Fraschilla firma un articolo interessante sul piano della ricostruzione di fatti accaduti a Scicli tra il 2014 e il 2015.  E ne vien fuori ovviamente una serie di coincidenze che hanno rapporto con l’Acif, la piattaforma di trattamento rifiuti pericolosi e tutta una serie di atti e comportamenti esterni che mettono in discussione atti amministrativi dell’Amministrazione Susino.

Sono coincidenze strane- quante volte ne parlammo sulle pagine del Giornale di Scicli- attivate  da politici,  commissari prefettizi,  commissione  d’accesso agli atti, o da prefetti; e  addirittura i servizi segreti. Poi la magistratura inquirente che forse non valutò attentamente dichiarazioni  atti documenti che avrebbero potuto fermare l’iter di scioglimento del Consiglio comunale; al punto che un Giudice, il dott. Vincenzo Saito dovette scrivere (nella sentenza di assoluzione dell’ex sindaco Susino) “appare ovvia l’assurdità di correlare la condotta di favoreggiamento (nel 2008, ndr) ad un gruppo criminale che sarebbe sorto ben quattro anni dopo (nel 2012 ndr)”.

Nel suo articolo Fraschilla conclude con il riferimento che la Commissione antimafia fa nei confronti della Commissione Prefettizia insediata nel 2015: “E’ un fatto che la Commissione prefettizia estrometta dall’incarico di capo dell’ufficio tecnico comunale che aveva contribuito a formulare il parere negativo  dell’amministrazione al progetto dell’Acif. Ed è un fatto che subito dopo, il 24 luglio 2015, il nuovo dirigente dell’ufficio tecnico trasmetta all’assessorato regionale competente il parere favorevole”.

F.C.

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