Dunque la Commissione Regionale Antimafia ha avviato un'indagine sul
sistema dei rifiuti in Sicilia ed, il 3 novembre scorso, intervistato
dal quotidiano on line Live Sicilia, proprio il Presidente della
Commissione - l'On. Le Claudio Fava - ha dichiarato che "siamo di fronte
a scioglimento di comuni in cui giunte si opponevano a certi disegni,
pensiamo al caso di Scicli o di Siculiana". Ed ancora "Nel momento in
cui si apre un conflitto tra Comune di Siculiana e privati esplode
improvvisamente il bubbone mafioso con un'inchiesta che poi si risolverà
in un nulla di fatto. Una situazione analoga si è verificata a Scicli!".
Due settimane fa, per l'appunto, l'ex Sindaco Franco Susino è stato
chiamato in audizione innanzi alla Commissione come parte lesa!
Dunque torna prepotentemente alla ribalta una questione che tanti
(troppi!) vorrebbero chiusa e sulla quale, invece, c'è ancora molto da
capire e da dire se, è vero com'è vero, che un Presidente della
Commissione antimafia - mica uno qualunque, anzi uno che si presume
faccia riferimento ad atti e documenti precisi - fa riferimenti precisi ed inquadra
la storia recente della città nell'ambito di un più ampio sistema che ha
tristemente condizionato lo smaltimento dei rifiuti nella nostra regione
:il cd "Sistema Montante".
Non mi dilungo sui fatti che vengono narrati in un pezzo pubblicato
sul GdS di giorno 1 dicembre,
quanto ad una riflessione sul panorama politico sciclitano che è apparso
per lo più spiazzato ed asfittico nel cogliere la notizia e, quasi
stanco nel volerla riportare in primo piano.
Eccezion fatta per l'iniziativa dei Consiglieri Vindigni e Mirabella
(cui hanno subito aderito le consigliere Morana e Buscema) che hanno
presentato una mozione per portare la discussione nel luogo pubblico del
consiglio comunale, per il resto nulla.
Nulla dagli altri consiglieri comunali (invitati a sottoscrivere la
mozione), nulla dal Presidente del Consiglio comunale (nemmeno un segnale), nulla dalle
segreterie e dai partiti politici (eppure 4 anni fa il Partito
Democratico, per il tramite dell'ON. Le Di Pasquale, era stato l'unico a
denunciare le nefandezze compiute).
Nulla - manco a dirlo - anche dall'Amministrazione Comunale e nulla dal Sindaco di Scicli
, all'epoca dello scioglimento consigliere comunale, che fu fra i primi
dimettersi.
Anzi, scrive la Consigliera Trovato, intervenendo sulla questione tramite facebook "dovrebbero
parlare atti non" il sentito dire " né tanto meno una discussione sempre
con gli stessi personaggi che la cantano e se la suonano. D'altronde
quando da" fari" si trasformano in "lumini" o c'è Acif o c'è
scioglimento. È solo un delirio politico che certamente non interessa
cittadini (...).". Tant'è.
Naturalmente nostro compito è evidenziare queste cose, rilevare che il
silenzio può tracimare nella corresponsabilità quando ci sono di iniziative in danno della città e tentare alcune
riflessioni, perché riteniamo che il dibattito pubblico e politico sia
non nell'interesse di questo o di quello (Franco Susino è stato ampiamente assolto ), ma nell'interesse esclusivo della città e
della comunità locale.
Chi può escludere, infatti, che il pericolo sia scampato? Abbiamo
diritto o no di sapere verso quale parte del territorio era rivolta
l'attenzione di questo sistema? Truncafila, San Biagio, la Piattaforma
per il trattamento dei rifiuti speciali? Ed ancora, abbiamo diritto di
conoscere se in questo sistema sono stati interessati soggetti politici,
più o meno di alto livello, che magari domani torneranno a chiedere i
voti a Scicli ed in realtà erano conniventi con questo sistema che
voleva (vuole?) legare il destino della città ai rifiuti? Ci sono stati
giornalisti che hanno contribuito a montare queste vicende solo per
trovare una carriera sino ad allora priva di luci? Ci sono stati
funzionari dello Stato, a tutti i livelli, che magari adesso siedono su
qualche prestigiosa poltrona ministeriale che nello svolgimento delle
proprie attività sono stati funzionari infedeli?
Ecco, tutto questo ci chiediamo . Non sempre la realtà è come si vuole rappresentare Tanto per non andare lontano, se Ilaria Cucchi avesse accettato la verità che
volevano dargli suo fratello a quest'ora Stefano era morto per anoressia....Come ama dire il nostro Presidente della camera Roberto Fico, la democrazia è
bella, ma non è scontata!
Marco Causarano