Da domani 19 dicembre il Costaiblea Film festival di Vito Zagarrio
Torna il Costaiblea Film Festival. Al cinema Lumière di Ragusa, il 19 e il 20 dicembre, si svolgerà la ventunesima edizione dello storico festival nato a Scicli nel lontano 1991. E’ passata molta acqua sotto i ponti; sono passati dal festival registi e attori importanti, dai Taviani ad Amelio, da Scola ad Argento, da Cavani a Tavarelli, da Lo Verso a Greta Scacchi. Sono scomparsi alcuni amici, come il poeta Emanuela Schembari, convinto, supporter del festival, e Marcello Perracchio, il “dottor Pasquano” del Commissario Montalbano. Ormai la faccia tipica di Marcello si era identificata col personaggio televisivo – come è successo un po’ a tutta la “costa iblea”, diventata meta turistica per merito di Montalbano ma già importantissima come set cinematografico, da Zampa ad Amelio -, ma Perracchio era un attore bravo che proviene dal teatro: dalla Piccola Accademica di Ragusa al Teatro Stabile di Catania. Nel cinema aveva lavorato tra gli altri con Damiani (Pizza Connection), Di Robilant (Il giudice ragazzino), con Alessia Scarso nel noto Italo; e io ho avuto l’onore di averlo in un “cammeo” ne La donna della luna, un film che aveva coinvolto molti attori locali.Più di recente tanta televisione, come nel caso della fiction da Brancati Il bell’Antonio di Zaccaro; e naturalmente Montalbano. A Perracchio il festival dedica un doveroso omaggio, visto che il suo volto un po’ burbero un po’ rassicurante è diventato un’icona del cinema e della televisione iblei e siciliani. Mel mio film interpretava il ruolo di un nostalgico separatista col mito americano nel cuore, che sognava la Sicilia come “cinquantunesima stella” statunitense e ancora ostentava la bandiera della Tricacria indipendentista. Mi ricordo che girammo al bar/stazione di servizio all’ingresso di Sampieri; quella dove usavano fare colazione Guccione, Alvarez e Polizzi, che per l’occasione prese il nome all’americana “da Joe”. Quella di Marcello è una grave perdita per tutti noi ed è giusto che un teatro di Ragusa sia a lui dedicato.
Il Costaiblea comunque continua, seppur in edizione ridotta, data l’incertezza dei finanziamenti ministeriali dovuti ai ritardi causati dalla legge cinema. Il cuore, quest’anno, sarà una retrospettiva dedicata a Daniele Ciprì, filmmaker multitasking siciliano: regista, direttore della fotografia, docente di cinema, sperimentatore di un cinema“espanso” coraggioso e provocatorio. Diventato noto in coppia con Franco Maresco prima per le strisce televisive di Cinico Tv e poi per film come Lo zio di Brooklyn e Totò che visse due volte, Ciprì ha poi esordito da solo con E’ stato il figlio (opera visionaria con protagonista Toni Servillo) ed ha proseguito poi con La buca (interpretato da un altro grande come Castellitto).
Ma Ciprì è anche un ottimo direttore della fotografia (ricordo la splendida fotografia di Angela di Roberta Torre), che si dedica generosamente al cinema dei giovani: penso aAlì ha gli occhi azzurri e Fiore di Claudio Giovannesi, uno dei registi della nuova onda italiana; ed anche aLa viaggiatrice del siciliano Davide Vigore, che non a caso il festival premia col suo tradizionale “Premio Rosebud Opera prima”.
A proposito di opere prime, il festival presenta un film collettivo di un gruppo di giovani formatisi all’Università Roma Tre: si tratta di Fuoricampo del collettivo Melkanaa, un film di impegno sociale sulla storia di tre giovani migranti africani che trovano il loro riscatto in una squadra di calcio. Il film ha ricevuto vari premi nazionali e internazionali e viene presentato in parallelo al Vittoria Peace Festival (con cui il Costaiblea ha rapporti di amicizia e di collaborazione). A dimostrazione che anche l’Università può “sporcarsi le mani” non solo con la formazione ma anche con la produzione. In questo senso, è preziosa la collaborazione don l’Università “Kore” di Enna, tramite l’appassionato lavoro di Andrea Rabbito. E voglio anche ricordare Giacomo Martini, storico operatore culturale italiano, oltre agli “ospiti di casa” Giuseppe Gambina (anima del cinema Lumière) e Pasquale Spadola: senza di lui non esisterebbe il cinema, il teatro, il video e la televisione “iblei”.
Il programma
19 DICEMBRE
15.30 Omaggio a Daniele Ciprì
Selezione di scene da CINICO TV di Daniele Ciprì e Franco Maresco
17.00 IL MANOCCHIO, 10’ e A MEMORIA, 38’ di Daniele Ciprì e Franco Maresco
18.00 E’ STATO IL FIGLIO di Daniele Ciprì, 90’
ERA UNA VOLTA di Daniele Ciprì, 30’
20.30 Carrubo d’oro Maestri del Cinema italiano a Daniele Ciprì
Incontro con Daniele Ciprì, conducono Andrea Rabbito e Vito Zagarrio
a seguire: LA BUCA di Daniele Ciprì, 90’.
20 DICEMBRE
15.30 Girato in Costaiblea/Omaggio a Marcello Perracchio
GENTE DI RISPETTO di Luigi Zampa, 1975, 108’
17.30 LA DONNA DELLA LUNA di Vito Zagarrio, 1988, 90’
Premio Costaiblea alla memoria a Marcello Perracchio
Incontro su Marcello Perracchio, conduce Pasquale Spadola
Selezione di scene da IL COMMISSARIO MONTALBANO
20.30 Premio Rosebud Opera Prima a Davide Vigore
Incontro con Davide Vigore, conducono Andrea Rabbito e Vito Zagarrio
LA VIAGGIATRICE di Davide Vigore, 15’
a seguire: FUORICAMPO del collettivo Melkanaa, presenta Giuseppe Gambina
(“menzione speciale opera prima” del Costaiblea Film Festival)