Comune di Scicli. Evidenziate vistose problematiche che riguardano il personale dipendente. Comunicato della Cgil provinciale.
La F.P. CGIL chiede all’amministrazione comunale di Scicli un confronto teso all’individuazione di soluzioni condivise rispetto alle problematiche che il segretario generale della FP CGIL di Ragusa, Nunzio Fernandez ha inviato tramite una nota al Sindaco, al segretario generale dell’Ente e alla PO del personale.
Nella nota si esprime preoccupazione per l’assenza di proposte risolutive rispetto ad alcune problematiche, in larga misura già segnalate, che allo stato non trovano adeguato riscontro da parte dell’Amministrazione Comunale. In particolare si intende evidenziare:
la definizione e liquidazione della Performance 2021, al riguardo sollecitiamo le valutazioni ai dipendenti, atteso che la ripartizione del FES 2021 è stata già operata e quindi si attende l’adozione del relativo atto di liquidazione.
- la definizione della P.E.O. alla luce del Bando 2021, anche in questo caso non conosciamo nel dettaglio le difficoltà, ma valutiamo che si possa imprimere una opportuna accelerazione all’Iter procedurale, così da permettere, in tempi brevi, il riconoscimento dell’attribuzione PEO, così tanto atteso dai lavoratori;
- la riorganizzazione dei servizi. Condividiamo con i lavoratori l’esigenza di rivedere l’apparato amministrativo dell’Ente, in atto fortemente condizionato dalla riduzione dell’organico, per via dei numerosi pensionamenti e al blocco delle assunzioni. Tale criticità è stata più volte sottolineata, purtroppo senza alcun risultato, ma si valuta non più possibile affrontare la problematica della riduzione della dotazione organica attraverso le continue e infruttuose rimodulazioni del Funzionigramma dell’Ente. Pensiamo piuttosto, non si debba ridistribuire servizi e competenze ai pochi lavoratori rimasti in organico, ciò provoca solo l’innalzamento esponenziale del carico di lavoro, senza contare, che non viene adeguatamente assolta l’indicazione più volte ricercata dell’incremento orario ai lavoratori Part-time, evidentemente si sceglie di chiudere i bilanci risparmiando sui lavoratori.
“Riteniamo, che il Personale, indistintamente, abbia diritto all’incremento orario nella misura massima consentita dalle norme, commenta Nunzio Fernandez, che disciplinano gli Enti in riequilibrio finanziario. Non possiamo che essere critici su scelte diverse, visto il lungo lasso di tempo (due anni) trascorso dall’ultimo incremento orario al Personale Part-time, ricordando altresì, che in quella circostanza, si consumò un’intollerabile discriminazione, malgrado le reiterate proteste della scrivente O.S., rappresentata da una diversa attenzione riservata ai dipendenti, trenta ore settimanali ai dipendenti in Cat. C e D, venticinque quelli in Cat. A e B. Non è facile accettare questa discriminazione, specie se non vengono fornite spiegazioni, che in ogni caso respingiamo a prescindere, atteso che le risorse dei numerosi pensionamenti, avrebbero consentito un riallineamento di tutto il Personale Part-time, si evidenzia al riguardo, che gli organismi di controllo di finanza pubblica, tanto meno la Corte dei Conti non hanno mai posto veti all’integrazione oraria, eccetto nei casi di nuove assunzioni.
- Fra le citate discriminazioni ve ne poi una, che non ha precedenti nella storia dell’Ente ed è quella subita da una dipendente disabile, che per ingiustificabili motivazioni, ad oggi è l’unica Categoria C con 25 ore settimanali, rispetto ai 30 ore in godimento ai suoi colleghi e a pensare che in un primo momento le era stata prospettata l’ipotesi del Full-Time, attraverso la norma di tutela dei lavoratori con disabilità e invece, niente di tutto questo. Per tale ragione ci rivolgiamo al Comitato per le pari opportunità, per far piena luce sulla vicenda e per trovare nell’immediato soluzioni, atte al recupero di tale odiosa discriminazione, più volte segnalata senza riscontro.
- In ultimo s’intende evidenziare, riguardo al Fondo per lo straordinario anno 2022, conclude Fernandez, contrariamente alle previsioni delle linee guida approvateil 3 marzo 2022, ravvedendo la necessità di una diversa ripartizione, in quanto fortemente sbilanciata rispetto al reale fabbisogno di alcuni settori, ciò in considerazione dell’assegnazioni di nuove competenze ad alcuni settori, che comportano una maggior mole di lavoro, in parte mitigabile attraverso il ricorso allo straordinario, avvertiamo altresì la necessità di proporre nell’anno in corso, un monitoraggio sull’utilizzo del lavoro straordinario, così come previsto dal CCNL, ciò finalizzato ad un razionale utilizzo delle risorse.
Segreteria prov. Cgil Ragusa