Comitato Salute e Ambiente: La vicenda ACIF non è affatto conclusa
SCICLI – COMITATO DI VOLONTARIATO PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
“L’impianto ACIF è stato inserito nella bozza di “Piano Regionale dei Rifiuti” e questo dimostra che, ben diversamente da certi titoli di giornale, la vicenda ACIF è tutt’altro che conclusa.
Abbiamo letto dell’incontro del Sindaco di Scicli e dell’assessore Vindigni con Alberto Pierobon, Assessore Regionale all’Energia, in merito alla vicenda ACIF e apprendiamo che “sono al vaglio degli uffici competenti” le richieste di annullamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) presentate da questo Comitato, da Legambiente e dal Sindaco. Purtroppo, ciò non significa che “la Regione è pronta a revocare l’autorizzazione alla ditta ACIF”. Un simile titolo giornalistico serve solo ad allentare la vigilanza della città, che invece deve restare altissima. Infatti, nonostante le richieste di annullamento, che documentano gravissime irregolarità nell’iter di rilascio dell’AIA, l’impianto ACIF è stato inserito dagli stessi “uffici competenti” nella bozza di “Piano Regionale dei Rifiuti”, attualmente in discussione alla Regione Siciliana. Dunque, non c’è più tempo da perdere e chiediamo al Sindaco di farsi interprete, ancora una volta, della volontà cittadina, evidenziando formalmente e con sollecitudine agli “uffici competenti” degli abusivismi rilevati presso l’impianto ACIF, tanto che adesso la società stessa ne chiede la sanatoria.
Positivo è che l’Ufficio Tecnico Comunale, leggiamo ancora nel comunicato sui social, ha preannunciato il diniego alla sanatoria. Conseguentemente, il Comune di Scicli, integrando la richiesta di annullamento dell’AIA alla Regione e evidenziando come non possa essere autorizzato l’ampliamento di un impianto abusivo, potrà richiederne formalmente la cancellazione dal “Piano Regionale dei Rifiuti”.
Risulta che questi passi siano già stati effettuati dal circolo locale di Legambiente, ma è di tutta evidenza che la richiesta del Sindaco, a nome di tutta la città, avrebbe ben altro peso. Il Comitato ha già avuto modo di evidenziare, tra le numerose irregolarità, che nella procedura di approvazione dell’AIA mancano il parere obbligatorio del Sindaco, a tutela della salute pubblica, quello del Consiglio Comunale sulla trasformazione dell’area da agricola a industriale. Inoltre, fatto gravissimo, è dato falsamente per acquisito e positivo il parere obbligatorio dell’ARPA, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. Da accertare, inoltre, se nel richiedere l’AIA, in virtù dei rilevati abusivismi, la società ACIF abbia autocertificato la regolarità urbanistica ed edilizia delle strutture esistenti (come fatto nel finanziamento richiesto al MISE). Con tali atti concreti e celeri il Sindaco contribuirà a consolidare sulla vicenda quel “fronte comune” che auspica nel suo comunicato e che ci auguriamo, per il bene di Scicli, possa finalmente fare breccia presso gli “uffici competenti” della Regione Siciliana.
La Presidente – Tiziana Cicero