C’è stato un bel fine settimana culturale nella nostra città.
Non capita tutti i giorni registrare appuntamenti culturali di alto livello nella nostra città, in questi mesi di crisi e di disorientamento sociale. Fortunatamente ci sono gruppi e associazioni che lavorano e propongono manifestazioni di un certo qualificato interesse. Proprio venerdì l’apertura di una mostra personale allo Spazio d’arte di Mavie Cartia” nella Via Aleardi. Una mostra di opere di Erica Cavalli, “Allegoria Sicula”. Da Anna Fontana: “L’eleganza che nasce dal candore eburneo delle 12 teste scultura dell’artista si sposa con la teatralità delle espressioni facciali. Il connubio che ne deriva è un raro incontro di maestosità ed ironia, non un ossimoro , bensì un omaggio alle affascinanti unioni mitologiche tanto amate dall’artista stessa.”
Al “Caffè letterario Brancati” Sabato 9 la presentazione del libro di Tullio Sammito “Il piccolo libro del destino”. Una struggente storia di famiglia che ben si colloca nella Storia nazionale alla fine della seconda guerra mondiale, con capitoli e narrazioni di grande ricerca letteraria, vera e coinvolgente nel momento della lettura. Ne hanno parlato il prof. Giuseppe Pitrolo e il critico letterario prof. Giancarlo Sammito e naturalmente l’autore, contento di essere nella città che ha dato i natali a suo padre (grande protagonista del romanzo). La serata, introdotta da Franco Causarano, ha dato modo di discutere anche con il folto pubblico presente su contenuti, protagonisti, tecnica letteraria, ma anche di sentimenti, emozioni, dolori e sorprese.
Nella stessa serata, per le strade di Scicli la Novena all’Immacolata di San Bartolomeo, un classico di cultura popolare sciclitana, che ha visto migliaia di persone cantare e gioire con le note e il testo accompagnati dalla Banda Musicale della città. Tanti i partecipanti dalle città vicine e bella la sorpresa per i turisti di partecipare ad una tradizione di cultura popolare così viva e trascinante.
Ieri sera, domenica, al Cinema Italia la serata con l’attore Michele Riondino. Pubblico delle grandi occasioni: coda fino a Largo Gramsci, platea esaurita nei posti, pubblico anche in galleria. Eccellente la visione di “Palazzina Laf”, un film su una vicenda particolare all’acciaieria Ilva di Taranto. La presenza, a fine proiezione, del protagonista e regista dell’opera, Michele Riondino, ha chiuso la serata con un’interessante e sapiente intervista dal palco. Riondino non si è risparmiato, anzi ha dato informazioni chiare sulla sua città e sulla presenza dell’Ilva, i risvolti sociali accompagnati con quella che da anni è una triste verità: le malattie diffuse tra i lavoratori e la discutibile gestione industriale. Ma Riondino ha parlato anche del cinema italiano di questi ultimi mesi, dell’essere attore impegnato in diversi canali e piattaforme internazionali (ricordato il suo “Giovane Montalbano” e la presenza a Scicli per il lavoro). Anche il pubblico ha dato la sua parte con domande e interventi di ottima competenza cinematografica. Serata che rimane negli annali della nuova gestione del Cineteatro Italia, che promette altri e interessanti eventi cinematografici e teatrali.
F. C. – (Foto I love Scicli)