Caso Acif e Caso Truncafila: Il Comitato cittadino chiede ai candidati Sindaci le loro posizioni politiche e amministrative.
“Il Comitato Salute e Ambiente di Scicli, in vista delle prossime elezioni comunali, ha chiesto ai candidati sindaci di esprimersi sulla annosa questione dell’impianto di trattamento di rifiuti pericolosi e non della ditta ACIF, in C.da Cuturi, inviando a ciascuno di loro una lettera aperta, alla quale abbiamo chiesto di rispondere preferibilmente per iscritto, al fine di pubblicare le loro risposte, evitando fraintendimenti da parte dei nostri associati e dei cittadini di Scicli che ci seguono. Riteniamo sia importante conoscere il programma elettorale dei candidati sindaci e la loro visione di sviluppo del territorio. Per il nostro Comitato inoltre è indispensabile che la futura amministrazione comunale garantisca un confronto costante, aperto e costruttivo con le numerose realtà associative cittadine, come la nostra. Di seguito il testo integrale della lettera aperta inviata:
“Gent. Candidato/a Sindaco/a,
il nostro Comitato, con la presente, intende conoscere il Suo programma elettorale e la Sua idea di sviluppo
del nostro territorio.
Il Comitato si è costituito, nel 2016, per affrontare la questione dell’impianto di trattamento di rifiuti
pericolosi e non, con una capacità massima di 200 mila tonnellate annue di rifiuti (800 tonnellate al giorno),
che dovrebbe insediarsi in C.da Cuturi, a meno di 2 Km dal centro di città.
Il nostro Comitato è stato espressione della chiara e manifesta contrarietà dei cittadini di Scicli a tale
impianto, che potrebbe avere un impatto negativo, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche a
livello turistico e, conseguentemente, economico.
Come saprà, il 14/02/2020 l’Assessorato Regionale all’Energia, in seguito all’azione promossa
congiuntamente dal locale circolo di Legambiente – sostenuto dal Nazionale e dal Regionale – e dal nostro
Comitato, ha decretato l’annullamento d’ufficio dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), concessa
nel 2016 alla ditta Acif, rilevando tutte le incongruenze e opacità esistenti nell’iter di rilascio
dell’autorizzazione.
Il Comune di Scicli ha inoltre emesso, nel 2018, l’ordinanza di demolizione degli edifici dell’impianto, per i
parziali abusi edilizi.
La questione tuttavia rimane ancora aperta, in quanto sono pendenti diversi giudizi avanti il TAR Sicilia.
Il nostro Comitato ha costantemente cercato, non senza difficoltà, un confronto costruttivo con
l’amministrazione comunale uscente, ha promosso iniziative pubbliche e proposto le azioni che si
ritenevano opportune per la definizione della questione, a beneficio della città.
Trattandosi di un tema di particolare interesse, che ha valicato i confini comunali, di cui si è occupato anche
la Commissione regionale Antimafia due anni fa, evidenziando dei nessi con lo scioglimento per mafia del
nostro Comune nel 2015, riteniamo importante conoscere la Sua posizione in merito.
Sottoponiamo alla Sua attenzione le seguenti domande, alle quali Le chiediamo di rispondere per iscritto o
pubblicamente, al fine di evitare equivoci e di darne diffusione ai nostri associati e concittadini che seguono
l’annosa questione:
• Scicli, negli anni più recenti, ha conosciuto un notevole sviluppo turistico, legato al nostro patrimonio
artistico e naturalistico, sia ai successi televisivi di “Montalbano”, sia ancora all’inserimento della Città
nel Patrimonio UNESCO.
L’impianto ACIF è destinato al trattamento dei reflui di quelle attività petrolchimiche che hanno
determinato lo sconvolgimento di città come Melilli, Priolo e Augusta.
Pensa che il modello di sviluppo della nostra città sia compatibile con attività industriali slegate
dall’agroalimentare e connesse a forti impatti ambientali?
• Come evidenziato in varie occasioni e da più voci, l’impatto che l’impianto ACIF avrebbe sul territorio
potrebbe fare venire meno i requisiti per permanere nella lista dei Patrimoni Unesco.
Ritiene opportuno che Scicli corra questo rischio?
• L’area Truncafila – San Biagio – Cuturi potrebbe rientrare nel “Parco Nazionale degli Iblei”, con ciò
incrementando la protezione e la valorizzazione di quel territorio. Intende agire per fare rientrare quest’area nel Parco degli Iblei?
• Tra i ricorsi pendenti avanti il TAR, il primo è stato proposto, nel 2016, durante il periodo di
scioglimento del Comune per mafia, da singoli cittadini – di cui alcuni nostri associati – e da singole
associazioni cittadine, con il sostegno di Legambiente Regionale. Più volte abbiamo chiesto l’intervento
legale del Comune in tale ricorso, a maggiore tutela quindi della città.
Qual è la sua posizione nei confronti della nostra richiesta?
• Accertati dal Genio Civile di Ragusa gli abusi edilizi e dal Comune di Scicli le irregolarità urbanistiche
(che insieme hanno condotto la Regione all’annullamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale
n.218/2016), il Comune di Scicli diniega alla ditta ACIF il permesso di costruire in sanatoria.
Successivamente, con apposita ordinanza n. 464/2019 il TAR sez. di Catania ha rigettato l’istanza
cautelare proposta dalla stessa ditta.
Cosa intende fare per assicurare opportuna assistenza legale nel procedimento promosso dalla ditta
ACIF? A quali atti consequenziali darà corso per assicurare che le costruzioni abusive vengano
abbattute o acquisite dal Comune di Scicli?
• Contrariamente a quanto espressamente richiesto dal Consiglio Comunale di Scicli, l’Assessorato
Territorio Ambiente Dipartimento Regionale Urbanistica (ARTA – DRU) con il decreto n. 327 del 3
dicembre 2019 ha escluso dalla variante urbanistica sia l’area di Truncafila (che è rimasta E4 dunque al
più basso livello di protezione), sia quella dell’impianto ACIF (che è addirittura rimasta D5 ovvero
“Industriale”). Cosa intende fare per rimediare a questa situazione, considerato che l’ARTA – DRU ha completamente
disatteso i due punti fondamentali della variante urbanistica comunale?
• Approfondendo la questione Acif, mediante lo studio degli atti emessi da enti pubblici, e in primis dal
Comune di Scicli, è emersa anche un’attività amministrativa comunale alquanto incerta.
Come ritiene di rendere l’attività amministrativa più efficiente e soprattutto più trasparente, al fine di
evitare altre minacce allo sviluppo della nostra città?
•L’amministrazione uscente ha più volte affermato di voler collaborare con il nostro Comitato, ma non
ha mai dato corso a quanto, anche pubblicamente, affermato, provocando con ciò non poche
disfunzioni e inefficacie negli atti prodotti dal Comune nelle controversie contro ACIF.
Intende stabilire una collaborazione proficua con il Comitato e in che modo?
• L’immagine della città è stata più volte lesa da politici e giornalisti, ma non abbiamo riscontrato, sino
ad oggi, una adeguata strategia comunicativa e di difesa.
Cosa pensa in merito?
• A quale modello di sviluppo si ispira per Scicli? Ha in mente un’altra città che potrebbe rappresentare
un valido esempio da replicare?
In attesa del Suo gradito riscontro, il Comitato Le augura buon lavoro.”
Scicli, 19/05/2022
La Presidente