“Capricci” ai Bassi Beneventano a Scicli. Una bella mostra personale di Giovanni Robustelli.
Si chiama “Capricci” ed è la prima mostra che la stamperia d’arte di Loredana Amenta promuove all’interno di Bassi Beneventano, il nuovo spazio dedicato al mondo dell’arte e alle incisioni nato qualche mese fa a Palazzo Beneventano a Scicli, in sinergia con la Galleria Lo Magno. Un luogo magico, che l’Unesco ha eletto a patrimonio dell’Umanità, e che proprio con questa nuova mostra inizia a trasformarsi in un cenacolo d’arte. Si inaugura il prossimo 15 dicembre resterà aperta fino al 14 gennaio 2024, ed è dedicata alla personale dell’artista siciliano Giovanni Robustelli. Una mostra straordinaria perché ispirata ad un testo scritto da Marco Steiner, un racconto-sogno, dalle sfumature oniriche, che hanno sollecitato la creatività dello stesso Robustelli. In esposizione la nuova edizione di incisioni calcografiche ad acquaforte e cera molle (con le collegate matrici di zinco) e due opere uniche, un acquarello e un’opera realizzata con la penna a sfera. Il vernissage verrà arricchito da un evento nell’evento considerato che l’artista, in estemporanea, eseguirà una nuova opera mentre ci sarà l’intervento live di Steiner, accompagnato alla chitarra dal musicista Stefano Meli. Una performance artistica in cui più arti dialogheranno tra loro. Proprio come vuole fare lo spazio Bassi Beneventano. “Avevamo annunciato a Steiner la volontà di organizzare una mostra di Robustelli a Bassi Beneventano – racconta Loredana Amenta, stampatore incisore e curatore del progetto artistico – e a lui, insieme all’artista, abbiamo chiesto un testo che avesse a che fare con l’immaginario siciliano anche attraverso il suo vissuto. Ne è nato un testo particolare che racconta un sogno, divenuto fonte d’ispirazione delle nuove opere di Robustelli che saranno in mostra. E’ un processo inverso da quello che solitamente caratterizza le mostre d’arte dove il critico scrive un testo dopo aver visto le opere. In questo caso è andata esattamente al contrario, le opere calcografiche sono nate dopo aver letto il testo di Steiner”. Da lastre vergini da incidere si passa ai segni, alle forme, ai colori, seguendo diversi passaggi compreso il processo con gli acidi e le presse. L’arte si manifesta nel suo splendore.
Le opere di Robustelli sono un inno alla complessità dell’esperienza umana. Attraverso una varietà di tecniche e stili, l’artista esplora il mondo che lo circonda, dalla bellezza della natura alle dinamiche complesse delle relazioni umane.
In questo nuovo progetto artistico il testo e l’immagine danzano in armonia, dando vita a edizioni che evocano il fascino delle tecniche tradizionali. “Si parte dal testo di Steiner – racconta l’artista Robustelli – un racconto breve che va oltre i confini geografici siciliani, conducendo il lettore in un percorso esoterico intriso di barocco, folklore e miti locali. L’opera si colloca tra l’esoterismo e l’onirico, offrendo un viaggio unico attraverso simbologie nascoste.
Il lavoro artistico concettuale della mostra si manifesta attraverso incisioni che accompagnano il testo, non limitandosi a illustrazioni didascaliche, ma evocando simbologie profonde”. In un mondo sempre più digitalizzato, questo nuovo progetto culturale promosso dalla Stamperia d’arte Amenta con il pieno coinvolgimento di Robustelli e di Steiner, rappresenta un’autenticità culturale, un viaggio attraverso il passato che illumina il presente, dimostrando che la bellezza e il significato possono ancora essere estratti dalla sinergia tra parole e immagini.