Bartolo Iacono: “Fraintendimenti e chiarezza sullo scioglimento del Consiglio”
A proposito della inquietante dichiarazione del consigliere comunale PD (o ex PD …) Claudio Caruso circa l’esistenza di un accordo volto a evitare lo scioglimento degli organi eletti del comune di Scicli nel 2014 nel caso in cui si fossero dimessi tutti i consiglieri comunali e delle successive dichiarazioni (sulla Sicilia di oggi per esempio) secondo le quali ci sarebbe stato un fraintendimento o addirittura una strumentalizzazione va precisato.
Nella seduta del Consiglio Comunale dello scorso 20 febbraio si discuteva delle “nebbie” in cui ancora rimane ancora avvolta la vicenda dello scioglimento. Dopo un intervento di estrema chiarezza e puntualità del Sindaco è seguito il dibattito.
Il consigliere Caruso nel suo intervento sottolineava come comunque la responsabilità dello scioglimento ricade sui consiglieri comunali che dopo l’insediamento della commissione ispettiva non si erano voluti dimettere (la spinta alle dimissioni veniva proprio dai consiglieri del PD, Caruso e Cannata, e dal gruppo UDC, Marino, Miceli e Bramante. A chi ha fatto notare al consigliere Caruso che le dimissioni non avrebbero comunque impedito lo scioglimento, come era accaduto in tanti altri comuni sciolti, il consigliere Caruso rispondeva ” NON E’ COSI? PERCHE’ C’ERA UN ACCORDO” parole testuali ! Allora finiamola con i fraintendimenti ! Sorprende che il Presidente del Consiglio, presente e sicuramente attento ai lavori, abbia inteso avallare la tesi del fraintendimento dovendo egli, nella qua veste istituzionale, garantire tutto il consiglio comunale e la regolarità delle sedute. Che c’azzecca nel contesto in cui è stata riferita la parola “accordo” la vicenda politica che portò alla formazione della maggioranza dei c,d. responsabili che sosteneva la giunta Susino ? Caro Presidente la questione dello scioglimento non è solo un lutto per la Città già elaborato e una vicenda chiusa. E’ una vicenda aperta anzi apertissima perchè ha riguardato e riguarda la democrazia nella sua forma massima di espressione che è la “sovranità popolare che si esprime attraverso il voto “. Claudio Caruso, invece, spieghi alla città quale era questo “accordo” e chi erano i protagonisti dell’accordo. Perchè gli accordi si fanno tra chi ha la facoltà di fare o non fare qualche cosa: nel caso che ci occupa i consiglieri che avevano la facoltà di dimettersi o no e lo Stato (il governo) che aveva la facoltà ed il potere di esercitare o meno il potere di scioglimento. Ma va ricordato che non è la prima volta che l’ombra di un accordo compare nella vicenda. Si vedano le dichiarazioni rese subito dopo lo scioglimento dall’allora Presidente della Regione Crocetta (oggetto di interrogazione parlamentare da parte dell’On.le Giorgio Assenza) che spudoratamente affermò che a Scicli era stato proposto per le nuove elezioni comunali un candidato a Sindaco (uomo delle forze dell’ordine) in aperta discontinuità con l’esperienza dell,amministrazione Susino e che il mancato accoglimento della proposta aveva fatto si che “lo scioglimento fosse inevitabile”. ABBIAMO BISOGNO DI CHIAREZZA E NON DI INFINGIMENTI E PRESE IN GIRO.
Bartolo Iacono