Autostrada Siracusa-Gela: una telenovela senza fine ai danni della provincia di Ragusa

La provincia di Ragusa, si ritrova ancora una volta vittima dell’immobilismo istituzionale e di una miopia politica che penalizza il suo apparato produttivo e la sua laboriosa comunità. L’odissea dell’autostrada Siracusa-Gela, iniziata oltre cinquant’anni fa, rappresenta l’ennesimo paradosso di un sistema che mortifica le aspettative di un territorio strategico per l’agricoltura, il turismo e l’industria.

L’opera, concepita negli anni ’60 come arteria vitale di collegamento per 115 chilometri tra Siracusa e Gela, avrebbe dovuto vedere il completamento nel 1973. Siamo invece alla fine del 2024, con appena 59 chilometri realizzati fino a Modica. Il tratto Modica-Scicli-Ragusa, già oggetto di progettazione esecutiva dal 2011, rimane un miraggio a causa della cronica mancanza di finanziamenti. I costi, lievitati negli anni da 350 a 600 milioni di euro, sono stati inseriti nel Piano di Programmazione dei Fondi di Sviluppo e Coesione 2021-2027 della Regione Siciliana. Tuttavia, la realtà odierna parla di immobilismo e confusione, con risorse promesse e poi perse, e una totale assenza di certezze.

Nel frattempo, il governo nazionale sembra concentrato su opere simboliche, come il Ponte sullo Stretto di Messina, ignorando il grido d’allarme di un’intera provincia che lotta contro una marginalizzazione infrastrutturale insostenibile. Il governo regionale, succube delle decisioni centrali, non solo non tutela il territorio, ma, di fatto, accetta passivamente il taglio di risorse essenziali per il Sud.

Le conseguenze di questa irresponsabilità sono drammatiche. Risorse vitali, che avrebbero potuto rilanciare l’agricoltura, potenziare il turismo e favorire lo sviluppo industriale, sono state di fatto volatilizzate.È inaccettabile che, mentre il resto d’Italia beneficia di pianificazioni infrastrutturali che prevedono la realizzazione per lotti, la provincia di Ragusa debba assistere inerme alla cancellazione di una delle sue opere più importanti in termini di  opportunità di crescita con  definanziamento del lotto Modica-Scicli della Siracusa-Gela. Nel frattempo, si resta in attesa  di vedere a quali risultati porteranno le proposte frutto del tavolo congiunto recentemente costituito, per rilanciare l’aeroporto di Comiso, un’infrastruttura strategica per lo sviluppo e la crescita dell’intero territorio.

“Per queste ragioni, nelle prossime settimane, afferma Giuseppe Roccuzzo segretario provinciale della Cgil,  si rende indispensabile un’azione coordinata e incisiva”. “Invitiamo pertanto, prosegue ancora Giuseppe Roccuzzo,  tutte le organizzazioni datoriali, i sindaci, le altre organizzazioni Sindacali e la deputazione regionale ad unirsi in un tavolo comune per definire iniziative concrete e immediate  tese anche al reperimento  dei fondi mancanti per consentire la prosecuzione della progettazione esecutiva dei lotti autostradali  fino a Gela”.

“Non è più il tempo delle promesse, aggiunge inoltre Salvatore Tavolino, segretario  generale Fillea Cgil. E’ necessario agire per restituire dignità e prospettive a una provincia che rappresenta un’eccellenza del Sud Italia. Non possiamo permettere che Ragusa, con la sua capacità produttiva e innovativa, venga ancora una volta lasciata ai margini della programmazione nazionale e regionale”.

  CGIL Ragusa – Ufficio Stampa