Assetto politico nel Palazzo? Le tre liste civiche continuano ad appoggiare il Sindaco. Ne spiegano i motivi.
A seguito del consiglio comunale svoltosi ieri, richiesto da sei membri dell’opposizione, per una verifica dell’assetto politico amministrativo dei gruppi consiliari e della giunta comunale, abbiamo notato dalle dichiarazioni che lo precedevano, che la mancanza di agibilità politica fosse qualcosa da festeggiare, come se qualcuno auspicasse la caduta del governo della città con il solo scopo di provare nuovamente l’ebrezza di una campagna elettorale. Chissà, forse c’è chi vuole cavalcare l’onda lunga del risultato delle politiche del 4 marzo, probabilmente per un proprio tornaconto personale a discapito dell’interesse della collettività.
Alcuni consiglieri di opposizione, durante il dibattito, hanno semplicemente elencato mozioni e interrogazioni presentate nel corso di questi due anni, ma traccia di una azione politica poco o nulla. Si è attaccata l’amministrazione sulle inefficienze, sui ritardi nell’applicazione dei provvedimenti approvati in consiglio. Sembrava essere di fronte ai chiarimenti tra consigliere e assessore, il classico botta e risposta, ma assolutamente nessuna discussione su come andare avanti, su come gestire la questione numerica.
Durante il dibattito abbiamo ribadito la necessità di un richiamo alla responsabilità di tutti i consiglieri, che non si basa sull’appoggio incondizionato, ma sulla discussione e sul confronto nelle sedi opportune, al fine di ottenere la più ampia condivisione degli atti che l’amministrazione presenterà da oggi fino al termine del mandato. Perché una cosa è certa, questa amministrazione e questa maggioranza hanno ben in mente un obiettivo temporale: il 2021!
Ovviamente il percorso degli atti non sarà semplice come all’inizio, perché è noto che la maggioranza schiacciante che si è determinata con il risultato elettorale non esiste più. Questo perché SBC, che aveva contribuito al risultato del 2016, ha ritenuto in alcuni momenti portare avanti una guerra personale con il Sindaco, piuttosto che tentare di lavorare per superare quei momenti di difficoltà che si possono vivere in un percorso politico, di contribuire magari a costruire un’alternativa credibile ai modelli di governo che fino ad oggi si erano susseguiti alla guida della città e di portare avanti quei valori progressisti caratterizzanti il centro sinistra, che più volte sono emersi nel dibattito in aula.
Ma da oggi abbiamo capito che governare, decidere, scegliere, non riesce a tutti ed è un esercizio assai più difficile di quanto qualcuno pensi.
Per queste ragioni vogliamo ribadire che in questi due anni di amministrazione ci siamo sempre mossi con il solo obiettivo di restituire a questa città non solo la normale vita politica e amministrativa ma anche quel sano dibattito tra le forze politiche in campo, che non è altro che la naturale conseguenza della ritrovata democrazia.
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Enzo Giannone Sindaco e Città Aperta
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