Apre la “Tavolozza del poeta”. Oltre 20 quadri del prof. Giuseppe Zagarrìo nel centenario della nascita. Al “Brancati” domenica 5 giugno.
Il prof. Giuseppe Zagarrìo è stato uno dei più importanti critici letterari del Secondo Novecento in Italia. Poeta Egli stesso, ebbe modo di frequentare a Firenze, sua seconda città di vita e lavoro, Mario Luzi, Alfonso Gatto, Oreste Macri, Romano Bilenchi e tanti altri autori e scrittori. Era nato a Ravanusa nel 1921. Nel centenario della nascita il Movimento Vitaliano Brancati gli dedica una mostra di opere pittoriche, realizzate dal prof. Zagarrìo, dal titolo “La tavolozza del poeta” 1950-1965. Ciò nell’ambito di manifestazioni culturali che si tengono in diverse città italiane, per ricordarne la memoria e i grandi meriti. Il prof. Giuseppe Zagarrìo fu profondamente legato alla sua casa di Cava d’Aliga, dove soggiornava durante l’estate e per le feste di fine anno. Gran parte dei quadri che fanno parte della mostra furono realizzate proprio e ridosso del mare e dei campi attorno a Cava d’Aliga. L’inaugurazione è per domenica 5 giugno alle ore 19,00 presso la sede del Movimento Brancati in via Aleardi a Scicli. Sarà aperta, poi, tutti i giorni (tranne i festivi) dalle ore 17,30 alle 20,30. Ingresso libero. Un catalogo accompagna la mostra, con scritti di Paolo Nifosì, Carmelo Candiano e Franco Causarano, oltre ad una postfazione del figlio, il regista Vito. All’interno del catalogo una interessante sintesi bibliografica dell’artista.
La mostra porta il patrocinio del Comune di Scicli e della Fondazione Confeserfidi. Sponsor: Gioie e Gioielli di Lara Miccichè, e Il Giornale di Scicli. L’allestimento della mostra è del Movimento Brancati e della Fam. Zagarrìo.
(Nella foto, un momento di riposo del prof. Giuseppe Zagarrìo, nella sua casa di Cava d’Aliga- Archivio Fam. Zagarrìo)