Acqua: un venerdì di ordinaria agonia a contrada Zagarone
Certamente è un’esperienza recarsi il venerdì mattina in c.da Zagarone dove, la società Iblea acque srl, riceve i cittadini per sole 3 (dalle 9 alle 12) ore la settimana.
L”esperienza”, ovviamente non positiva, è data dal disservizio che i cittadini devono vivere se vogliono regolarizzare le bollette che arrivano, sempre più pressanti e sempre più inique.
Infatti, la scelta della società di fatturare per tutti (famiglie con tariffa agevolata e singoli abitanti che pagano secondo gli scaglioni) sulla base di una stima di 41 MC trimestrali può esternare che i primi paghino meno dei secondi.
Così immaginatevi la scena della signora anziana che guardava la mia bolletta (61 Eur circa a trimestre per 4 persone) e la sua (114 per trimestre…) per lei che è sola.
Questo accade perché io ho il grosso della fatturazione con tariffa agevolata mentre la povera signora no e paga la maggior parte del consumo stimato al terzo scaglione.
Immaginate che io (mi ero preso apposta un giorno di ferie), arrivato per fare la fila allo sportello, sia arrivato alle 8.15 del mattino ed ho avuto assegnato il n. 53, e un signore anziano che, arrivato alle 5.30 del mattino, aveva il numero 10.
Immaginate che i numeri taglia coda sono fai da tè (nel senso che ognuno arriva e scrive il proprio dopo essersi accertato su chi sia l’ultimo); ovviamente non ho osato chiedere a che ora fosse arrivato il n. 1.
Immaginate la scena dei 2 dipendenti della società che arrivano con una Panda (nera) guidata dall’autista della società e, fra un nugolo di cittadini, “scortati” da un dipendente del Comune di Scicli entrano nella stanza della Protezione civile. Immaginate che, poco dopo, una delle dipendenti si affaccia per dire , con tono serio e professionale, che garantiranno il servizio solamente ai primi 30 cittadini, gli altri verranno esauditi solamente se rimane tempo. Considerato che alle 10.10 del mattino erano stati ricevuti solamente 6 cittadini, naturalmente sono andato via.
In compenso, confrontandomi con i presenti che avevano già maturato un’esperienza di 3/4 venerdì a Zagarone, mi sono fatto una specializzazione sulla materia anche io. Inoltre, dopo che nel luglio scorso, avevo mandato una PEC (cui era stato assegnato anche un numero di protocollo) rimasta inevasa, ho scoperto che, frattanto, è stato attivato il servizio con lo Spid. Spero di risolvere così.
Certamente il pensiero va ai tanti (troppi) signori anziani, quelli che la digitalizzazione passa oltre, che attendono un confronto su un servizio pubblico essenziale e che non riescono ad avere una risposta. Ecco , per tutti costoro non c’è computer o Spid che tenga, al Comune di Scicli non possono fare finta di niente!
Marco Causarano