Sicurezza a Scicli: Utili indicazioni dal Consiglio comunale aperto agli interventi dei cittadini. Le responsabilità della Politica, ma anche l’impegno ad operare più attivamente.
Una seduta consiliare ben partecipata dai cittadini, o almeno da rappresentanti di associazioni, di partiti d’opposizione, di semplici cittadini, ieri sera a Palazzo di Città All’ordine del giorno la sicurezza nel paese e nel territorio sciclitano. In apertura una dichiarazione della presidente del Consiglio Prof.ssa Ficili, invitante i cittadini ad esprimersi e segnalare. Un’assise quindi importante per tastare l’opinione pubblica, ma anche per ricercare modi e mezzi e responsabilità su quello che è lo stato di fatto in città. Molti gli interventi su quello che già purtroppo si è verificato nell’ambito urbano, l’emersione anche di un diffuso malcontento per come si è mossa l’Amministrazione comunale, suggerimenti e richieste utili in quella che può essere la strategia di operazioni che possano prevenire certi fatti di cronaca nera, ma anche le responsabilità di chi forse è mancato sul piano della risposta alle azioni delinquenziali da un anno a questa parte. In questo senso utili sono stati gli interventi del segretario del PD locale Emanuele Scala e del consigliere Bruno Mirabella che hanno chiesto conto e ragione al Sindaco, dei ritardi nell’affrontare la problematica, elencando mancanze sul piano operativo e nel collegamento con le Autorità provinciali preposti all’Ordine Pubblico. Insomma leggerezze che sono state lette come pressapochismo ai danni di una macchina di sicurezza che invece deve essere chiara e incisiva sul piano dell’operosità. Importante l’intervento anche dell’Avv. Francesco Riccotti che ha evidenziato attenzione sui fenomeni malavitosi a Scicli. Dando anche responsabilità di ruoli, locali e provinciali, facendo capire che i problemi sono stati affrontati- almeno fino ad oggi- con una certa superficialità. Qualcuno ha chiesto la verifica della video sorveglianza, che forse è deficitaria sul piano della funzionalità e comunque inadeguata a coprire tutta la città e i suoi quartieri.
Largo anche agli interventi di prevenzione, cioè quella parte che la politica locale deve affrontare indipendentemente dalla cronaca degli ultimi mesi. E cioè una funzionalità organica dei Servizi Sociali, con ruoli importanti nelle dinamiche quotidiane di vita delle famiglie; scoprire le fragilità e pianificare l’assistenza (l’intervento dell’Avv. Nino Gentile). Ruolo importante- è stato detto da più di un cittadino- deve essere la scuola, quella dell’obbligo scolastico, ma anche alle Superiori. Controllo delle frequenze scolastiche, gli abbandoni a scuola di gran parte di gioventù (migranti soprattutto); ruoli di gruppi associativi, di base o istituzionali (ma che fine ha fatto la Consulta giovanile?) nella prevenzione che deve consentire e perseguire il cosiddetto “non uno in meno”, quindi il coinvolgimento in progetti sociali, sportivi, culturali allargati a chi rimane fuori dai contesti. Un lavoro insomma di grande visione sul paese e i quartieri.
Utili anche i suggerimenti, in questo senso, per riportare gente e iniziative, oltre che investimenti turistici, sulla Piazza Italia e zone limitrofe. Non lasciare isolati quei luoghi, farli tornare ad essere centrali nella vita sociale e culturale. Lì non deve mancare mai la presenza delle Forze dell’Ordine, almeno in questa fase di emergenza.
Naturalmente nel lungo dibattito anche i tanti luoghi comuni, le frasi fatte, le autoreferenzialità, ma è importante -almeno per come si è chiusa l’assemblea- lo sforzo attivo che Sindaco, Amministrazione comunale, Forze d’Opposizione, gruppi di base hanno promesso già dalle prossime settimane.
F.C.