Pessoa ieri sera al “Brancati”: largo e attivo confronto sulla sua poetica e sui tanti suoi libri.
Una serata bella, piacevole, interessante quella di ieri al “Brancati” con la centro la poesia di Fernando Pessoa. Merito dei due relatori Luigi Mazzotta e Giuseppe Pitrolo che sono riusciti a coinvolgere il folto pubblico presente con un parlare chiaro e con riferimenti utilissimi a conoscere la poetica del grande scrittore portoghese. “Il libro dell’inquietudine” è il suo testo più famoso e Mazzotta ha saputo spiegarne i contenuti in modo esemplare, facendo riferimento a quelle che sono le aree tematiche: autobiografia, sogno, inerzia e azione, viaggio, eteronimia e la morte. Puntuali da parte di Pitrolo le annotazioni biografiche, ma anche la bibliografia delle opere di Pessoa. Una lettura labirintica, in gran parte deputata all’interiorità, una lezione che si ricava dopo avere ascoltato – ed ieri sera è stato magico- la lettura da parte di Francesca Pisani delle poesie. Partecipazione attiva anche nel breve dibattito con il pubblico, che registrava la presenza di scrittori e poeti dell’area iblea. Conversazione quindi a più voci che ha determinato momenti di interessante confronto.
Prossimo incontro al “Brancati” nell’ambito del “Marzo della cultura” vedrà ospite e protagonista Mauro Aprile Zanetti per parlare della “Beat Generation” e dell’amicizia con il poeta Ferlighetti. L’intervista sarà condotta da Giuseppe Pitrolo. Mercoledì 13 marzo alle ore 18,30.
(Foto di Giovanna Autieri)