COMITATO MICENCI: Lettera al Sindaco di Scicli. Il problema acqua a Donnalucata. Gravi inadempienze.
Gentile signor Sindaco, in qualità di utenti e fruitori dei servizi erogati dal comune di Scicli, ci permettiamo di segnalare alcuni disservizi riscontrati nel recente passato e che continuano a presentarsi ancora oggi a Donnalucata, che siamo certi potranno essere risolti dalla sua amministrazione.
Dal 10 novembre 2023 in tutta Donnalucata, Playa Grande e Cava d’Aliga e fino a Punta Corvo manca l’acqua potabile per inquinamento microbiologico del pozzo Dammusa dovuto alla presenza di Coliformi ed Escherichia Coli superiori ai limiti di legge. Una situazione non nuova. Facendo riferimento solo agli ultimi due anni, l’inquinamento del pozzo Dammusa per lo stesso motivo c’è stato dal 12/10/2022 al 16/01/2023, dall’8/06/2023 al 07/07/2023 e dal 19/07/2023 al 09/08/2023. Negli ultimi 15 mesi l’acqua è risultata non potabile per quasi sette mesi. Senza che la popolazione sia stata avvertita. Solo il passa parola ha permesso ai residenti, non tutti, di venire a conoscenza del disservizio. Ancora oggi scopriamo cittadini che non sanno che l’acqua non è potabile. A parte l’obbligatoria ordinanza sindacale pubblicata sul sito del comune non c’è stato alcun manifesto, nessun avviso utilizzando un banditore con altoparlante per le vie cittadine come fatto ad Acireale, che avvertisse i cittadini. La stessa ENEL quando interrompe il servizio elettrico per manutenzione affigge volantini lungo le strade interessate per avvertire gli utenti. A Donnalucata per l’acqua non è successo, nessuna informazione. Il comune di Scicli in quanto erogatore del servizio idrico aveva il dovere di garantire la qualità dell’acqua potabile ai cittadini che pagano la tariffa . Se il gestore, qualunque esso sia, non è in grado di farlo per qualsiasi motivo emergenziale, secondo la carta dei servizi del servizio idrico integrato approvato dal comune di Scicli nel 2018, deve attivare entro 48 ore dalla sospensione del servizio idropotabile un servizio sostitutivo di emergenza consistente normalmente nello stazionamento di autobotti. Questo servizio sostitutivo non ci risulta ad oggi essere stato attivato, cosi come ci risulta non essere stato attivato anche nel recente passato. Se così fosse scatterebbe per tutte le utenze interessate dal disservizio l’indennizzo automatico pari a 90 € a valere, in detrazione, sulle prossime bollette come previsto dall’art. 63 della carta dei servizi del servizio idrico.
L’intervento di disinfezione dei serbatoi comunali dell’acqua a cura del Comune di Scicli è sicuramente un primo passo verso la riduzione del disagio, ma si tratta di un provvedimento tampone se non viene risolta la causa che porta all’inquinamento del pozzo Dammusa, e non ci pare che si stia andando in quella direzione. Prima o poi saremo punto e a capo. Tuttavia tra i possibili interventi collaterali che possono alleviare i disagi della fascia costiera ci permettiamo di suggerire l’istallazione delle casette dell’acqua come a Marina di Ragusa. In questi distributori la depurazione avviene con la tecnica della microfiltrazione. Oltre ad essere presente un filtro a carboni attivi che trattiene il cloro, elemento tossico ma necessario nell’erogazione dell’acqua dell’acquedotto, vengono abbattuti tutti gli eventuali microrganismi patogeni presenti nell’acqua con lampade a raggi UV, le stesse che vengono utilizzate negli ospedali per sterilizzare i ferri . Le casette dell’acqua consentono anche di ridurne il costo. Il suo prezzo è di 5-6 centesimo/litro che messo a confronto dei 30 centesimi/litro dell’acqua minerale in bottiglia al supermercato è un bel risparmio. Inoltre, le casette dell’acqua, permettono di ridurre l’utilizzo delle bottiglie di plastica in circolazione con conseguente riduzione dell’inquinamento.
Cordiali saluti. Per il Comitato Micenci- Claudio Conti