Socialismo e fascismo tra il 1919 e il 1922 nella Sicilia del Sud Est. L’interessante serata con il prof. Giovanni Di Rosa al “Brancati”.
Interessante e appassionata serata sabato 15 aprile al “Brancati” di Scicli, con una approfondita discussione sui temi del libro “Rosso e nero” del prof. Giovanni Di Rosa. Un pubblico qualificato ha seguito con curiosità e attenzione la conversazione condotta da Franco Causarano con l’autore. L’interesse soprattutto sugli eventi storici del quadriennio 1919-1922, accaduti nella provincia di Siracusa, nel circondario di Modica e Scicli con Lucio Schirò e la loro connessione con la storia nazionale ed europea. La conversazione ha toccato tanti punti: il movimento socialista nazionale ed europeo; le ragioni che portarono alla vittoria del fascismo in Italia e in Germania e al mantenimento delle democrazie parlamentari di Francia e in Inghilterra; le ragioni della rivoluzione bolscevica, la scissione di Livorno e come questi eventi hanno inciso e sono stati vissuti dalle popolazioni dei nostri territori. Così l’autore del libro non ha lesinato critiche a certa storiografia e a ricostruzioni di fatti che i documenti da Lui consultati e studiati hanno in un certo senso smentito. Riferimenti interessanti sono stati , soprattutto, quelli sull’Eccidio di Modica o la persecuzione nei confronti di Lucio Schirò e della sua famiglia, l’assassinio a Scicli di Angelo Ficili. Non sono mancati i riferimenti sui protagonisti di tante lotte contro il nascente movimento fascista: Vacirca, Molè, Leontini, De Vita, e tanti altri, come pure la controffensiva reazionaria e il ruolo di Filippo Pennavaria nella organizzazione dei Fasci di combattimento contro sedi e persone che militavano nel Socialismo. In chiusura anche l’attualità sociale e politica. La conversazione è stata arricchita dagli interessanti e qualificati interventi del pubblico. All’incontro era presente l’editore Armando Siciliano.
(Foto Giovanna Autieri)