Nel Palazzo ci si prepara al “Cambio di Assessori”. Fuori Gianni Falla? Il web insorge.
La parola che gira in questi giorni dentro il Palazzo di città a Scicli è ” il Cambio”, ed ha rapporto con la composizione della Giunta comunale. Dovrebbero entrare due nuovi assessori al posto di altri due che già da sei mesi amministrano con il Sindaco Marino. E il Sindaco non ne fa mistero, anzi si attende per il fine settimana l’annuncio del Primo Cittadino. I nomi che si fanno giocano intorno a quattro esponenti politici dello stesso giro del Sindaco: fuori Gianni Falla e Mariano Pagano, dentro Enzo Giannone e Giuseppe Puglisi, in atto consiglieri comunali della Maggioranza.
A dire di chi sta più vicino al Sindaco non c’è un motivo di criticità all’interno della composizione amministrativa, nè tanto meno un disegno politico dentro la Maggioranza. Sarebbe solo un gioco delle parti e di alcuni che aspirano ad una visibilità maggiore (Sic!). E poi…”si sapeva che gli accordi erano questi”.
Discorsi e chiacchiere attorno a qualche aperitivo che magari trovano il tempo che vogliono, ma qui si coglie una certa banalizzazione della politica locale nella gestione della cosa pubblica. D’altra parte alla notizia del cambiamento che riguarderebbe la sostituzione dell’assessore Gianni Falla, in molti (cittadini, elettori, amici di Falla) sui social-web hanno “bocciato” la possibile decisione del Sindaco Marino. Anche perchè Falla, almeno in questi primi sei mesi, ha dato l’impressione di essere tra i più creativi e operosi nell’azione amministrativa (Feste tradizionali, sport, intrattenimento, politiche socializzanti).
Diverso il discorso relativo all’assessore Mariano Pagano. In pochi si sono accorti della sua presenza nel Palazzo, e soprattutto di ciò che dovevano essere gli atti relativi ad un rilancio dell’azione amministrativa e tecnica relativamente all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici. Tutto fermo, anzi c’è qualche pratica che suscita un certo allarme (Area Verde in Via Tagliamento, Piano Spiagge dimenticato in qualche ufficio della Regione, richieste di concessioni per campi fotovoltaici, variante al Piano regolatore, insufficiente manutenzione di strade urbane ed extra urbane, eccc…ecc.). Insomma una insufficienza operativa e di direzione dell’assessorato che lascia molto perplessi.
Ma ritornando al “Cambio” che sarebbe stato pianificato già all’indomani delle nomine assessoriali, indipendentemente dalla validità o meno dell’azione amministrativa, azzardiamo un’altra parola nel dibattito politico di questi giorni: “imbroglio”. Un imbroglio politico-elettoralistico che introduce un nuovo modo di gestire la cosa pubblica in città: gli incarichi istituzionali come merce di scambio, sulla base dei voti portati al Sindaco, come pegno. Ciò al di sopra di quelli che possono essere le abilità e le capacità degli amministratori, indipendentemente da quello che ne può pensare l’opinione pubblica, ovvero i cittadini.
Aspettiamo i prossimi giorni per le decisioni del Sindaco.
F.C.