Il Carrubo d’Oro al regista Crialese ha chiuso il Castaiblea Festival. Edizione positiva tra Ragusa e Scicli.
Una giornata emozionante ed interamente dedicata ad una retrospettiva dedicata all’ospite d’onore della manifestazione, il regista Emanuele Crialese a Ragusa per la conclusione della 26esima edizione del Costaiblea Film Festival, primo festival del Sud Est della Sicilia. Per la giornata finale, sono state proiettate le pellicole “Terraferma” (Leone d’argento e premio Pasinetti), “Nuovomondo” e “L’immensità” (ultima fatica cinematografica di Crialese, candidato al Leone d’oro al miglior film e al Queer Lion all’edizione 2022 del Festival di Venezia). Una vera e propria retrospettiva dedicata al regista romano, con radici siciliane, durante la quale il numeroso pubblico presente ha potuto approfondire lo sguardo e i temi ricorrenti nei lavori di uno dei registi più apprezzati del nuovo cinema italiano. Ad alternare le proiezioni anche un dialogo approfondito sulle tecniche cinematografiche e le scelte stilistiche tra Crialese e Vito Zagarrio, direttore artistico del festival, regista e critico cinematografico. Al termine delle proiezioni, alla presenza del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì e dell’assessore alla Cultura, Clorinda Arezzo, è stato consegnato il premio Carrubo d’Oro, la scultura realizzata dall’artista Carmelo Candiano. Sul palco, parlando dei suoi film, Crialese, sollecitato da una domanda sul film in proiezione, si è soffermato sulla continua evoluzione che tutti noi esseri umani abbiamo lungo la nostra esistenza: “La vita è una continua trasformazione perché il movimento è fondamentale, non c’è vita senza movimento, senza evoluzione, senza transizione. Questo vale per me come per tutti, non esiste una vita umana uguale a se stessa. Ognuno ha diritto di essere unico a modo suo, e va celebrata questa diversità”.
L’edizione numero 26 del Costaiblea Film Festival ha previsto numerosi altri riconoscimenti, in primis il doveroso ricordo a Roberto Nobile, attore ragusano apprezzatissimo a livello nazionale e purtroppo recentemente scomparso. Da sempre il Costaiblea Film Festival ha voluto intrecciare la propria esistenza con il lavoro e la passione dei giovani registi e attori, ritenuti come una vera e propria risorsa per il cinema italiano tutto. A loro è stata dedicata infatti la prima giornata di proiezioni del festival, nello storico palazzo Spadaro di Scicli, con una sezione dedicata ai cortometraggi. Ad aggiudicarsi il “Premio Guccione Giovane Cinema” sono stati ex aequo Gianfrancesco Iacono (con “Un sogno di Himera”) e Vincenzo Stellone (con “Corpo muto”). Durante la stessa giornata del festival, è stato consegnato il “Carrubo d’oro Giovani” alla regista Chiara Rapisarda. I giovani come protagonisti anche durante la terza giornata con spazio a due proiezioni realizzate e pensate per le scuole: “Sconvolgimenti” di Chiara Ottaviano e Andrea Giannone, realizzato dal Liceo Scientifico e Linguistico “Elio Vittorini” di Gela, e “Cosa verrà” di Francesco Crispino, finanziato da Miur e Mic e realizzato con l’Istituto comprensivo statale “De Amicis”, di Floridia (Siracusa). Ma l’edizione 2022 appena conclusa del Costaiblea Film Festival ha avuto anche un’altra assoluta co-protagonista nella musica, con uno straordinario concerto dedicato ad Ennio Morricone e alle sue musiche per il cinema. Ad esibirsi sono stati il compositore Paolo Vivaldi, premiato con il riconoscimento intitolato a Carmelo Rocca (storico direttore dello spettacolo dal vivo del cinema del Mibact), Raffaella Suriano al violoncello e Fabrizio Scaparra al violino. Al termine della manifestazione il direttore artistico Zagarrio ha lanciato due interessanti proposte: la prima quella di realizzare concretamente una rete tra festival del territorio e la seconda riguarda invece la possibilità di creare una scuola dei mestieri del cinema.
Michele Barbagallo