Libri a Sampieri: “Volevamo conquistare il cielo”: uno spaccato del sogno sessantottino.
La violenza sulle donne, l’aborto, la malattia grave fanno da sfondo nell’intensa storia d’amore tra Lea e Luca, i protagonisti del romanzo “Volevamo conquistare il cielo” (Ed. Incipit 23) di Donatella Di Paolo e Laurenzo Ticca, ambientato degli anni della contestazione studentesca. Quel mitico 1969 dove la svolta epocale per una società stretta tra statalismi e capitalismo era arrivata al suo apice. I due autori, entrambi caporedattori Mediaset, hanno conversato ieri sera al PataPata a Sampieri per “Autori & Libri – Conversando a Sampieri” con la giornalista de La SiciliaFranca Antoci. Ne è scaturita fuori l’intensità di una lunga storia d’amore tra due giovani illusi di poter conquistare il mondo sulle ali di un entusiasmo ideologico, libero, privo di vincoli. Un amore senza fine, interrotto per venti anni e ritrovato dopo il fallimento delle loro aspirazioni e il dissolversi dei loro sogni.
“Luca è entusiasta – ammette Laurenzo Ticca – vive una dimensione che non avrà più nella sua vita perché c’è quel binomio felicissimo per lui: la stagione politica e questo gran amore per Lea. Poi quella relazione in modo imprevedibile si rompe e, poi, c’è la delusione della politica. Non solo il mondo non è stato cambiato, ma sembra peggiorare di giorno in giorno, di in anno in anno”. Un mesto capolinea dove però il sentimento rimane immune alle delusioni, alle umiliazioni e ai soprusi che segnò il destino di due persone legate da un amore senza fine. “Questa è una storia d’amore – dichiara Donatella Di Paolo – vissuta in modo molto intenso e segnata da momenti molto difficili. È un libro femminile, ma anche maschile; è il mondo visto da quattro occhi diversi. C’è la storia della donna con le sue tematiche, ma anche quella dell’uomo che vive la sua visione in modo completamente diversa ma comunque sensibile alle tematiche femminili”.