L’Opposizione consiliare del Comune di Scicli bacchetta il Sindaco Giannone
“I numeri sono numeri” ha detto il nostro sindaco, e adesso, questi numeri, dove sono?
È trascorsa appena una settimana da quando è stato esitato favorevolmente il consuntivo 2019. Quello al consuntivo è stato definito “un voto per la città” perché, leggendo le dichiarazioni di voto, il sindaco è stato sonoramente bacchettato ma il documento è passato.
Il nostro primo cittadino, da quanto leggiamo nelle sue dichiarazioni, credeva di avere una maggioranza bulgara, ma, come vede signor sindaco, il consiglio che le abbiamo dato allora resta ancora valido: lei non ha più una maggioranza, per il bene del paese risolva la crisi politica da lei stesso creata!
Venendo alla votazione odierna possiamo dire con fermezza che noi non avremmo mai voluto vedere i nostri bambini collocati in locali dove manca la vulnerabilità sismica.
L’amministrazione evidentemente lo vuole insieme a qualcuno dell’ex maggioranza.
Lo abbiamo fatto notare in aula e ci è stato risposto che non è obbligatorio in quanto la normativa che prevede la certificazione sulla vulnerabilità sismica entrerà in vigore a dicembre 2021. Siccome la norma non è ancora obbligo di legge noi avremmo dovuto investire soldi pubblici in una struttura non comunale e per di più non sicura?
Per quanto non ottimale, noi crediamo che la sicurezza dei ragazzi è garantita meglio dove sono adesso, (Istituto don Milani) piuttosto che nel seminterrato di un palazzone. Tra l’altro soluzioni alternative ci sono se si vogliono vedere.
Non temiamo nemmeno di essere tacciati di irresponsabilità perché quando c’è stato da votare per la variazione di bilancio dei 130 mila euro spesi per adeguare le scuole ed i centri d’incontro alle misure anti Covid non abbiamo esitato un solo attimo ed abbiamo votato a favore.
Il nostro voto di minoranza rimane certo ininfluente ma quello della sua ex maggioranza, caro signor Sindaco, ha alzato la forza di chi la pensa in modo diverso da lei e dalla sua attuale amministrazione. Un paese non è una scuola dove il preside decide e gli alunni eseguono magari alzando la voce con chi è più indisciplinato. La invitiamo a smettere di sbattere inutilmente i pugni e si ricordi che è chiamato ad amministrare una collettività in modo democratico e non dispotico.
L’Opposizione consiliare del Comune di Scicli