Covid a Scicli, si sgonfiano i numeri riportati da un giornale on line. Il giornalista potrebbe essere denunciato per procurato falso allarme.
La notizia a caratteri cubitali su una testata web del luogo ieri aveva procurato un sensibile allarme tra la popolazione e soprattutto a Sampieri. I numeri non erano quelli che aveva dato la testata in oggetto, di cui è editore oltretutto un operatore dell’informazione locale, dipendente tra l’altro del Comune di Scicli. Durante la riunione del Coc di protezione civile, tenutosi nella stanza del Sindaco di Scicli, tutto è stato riportato alla normalità dei numeri e dei casi.
Per quanto riguarda i nuovi casi, si tratta di due cittadini sciclitani domiciliati in città, e di due cittadini modicani domiciliati a Sampieri. Il Coc ha stabilito che si lavorerà per perimetrare dal punto di vista epidemiologico i nuovi casi, in stretta collaborazione con l’Asp di Ragusa, trasmettendo in tempo reale i dati all’Asp per effettuare con urgenza i tamponi necessari. Si è deciso di non sospendere per il momento le manifestazioni estive, in quanto trattasi di eventi già organizzati con il massimo rispetto delle misure di sicurezza previste dalla normativa anticovid vigente.
Fa discutere un post sul suo profilo facebook dello stesso Sindaco Giannone che recita: “Ci è stato appena riferito che il telegiornale di una testata nazionale ha detto che a Scicli ci sono 16 casi di contagio da coronavirus in corso. Non sappiamo da quale fonte il tg nazionale abbia attinto tali dati. Al Comune di Scicli non risulta, attraverso l’ASP di Ragusa, che siano questi i dati reali. Ribadiamo quanto detto qualche ora fa: a Scicli ci soni stati nelle ultime 24 ore 4 casi di contagio, due cittadini sciclitani e due cittadini modicani. Sono in corso gli esami di altri tamponi fatti. I risultati sono ancora parziali ma finora negativi. Inoltre si è fatto e si continua a fare un serio ed impegnativo lavoro proprio per assicurare che ci sia una delimitazione del rischio e non si verifichino altri casi. L’attenzione è certamente alta, ma è doveroso riportare i dati oggettivi, non altri di cui non si comprende la provenienza.”