Innocenti , ma ai… domiciliari ! ”Homo hominis lupus “ ( Plauto ) – di Guglielmo Conti
L’incipit di scuola giornalistica, che mai come in questo caso appare necessario, suggerisce che dopo questo tusunami “ coronato” ma che di regale o di religioso non ha proprio nulla, tutto non sarà più come prima .Con questa- purtroppo – certezza ed in tale ottica, Itomi di socio- psicologia che sin qui hanno fatto testo – non solo universitario- non potranno non tenere conto della enormità di quanto l ‘inizio di questo 2020(ma già logoro e nefasto ) ci sta facendo penare e molto preoccupare. Al centro di tutto e protagonista suo malgrado, in questo caso” oggetto”, l’ uomo e l ‘area che lo circonda, nel contesto ravvicinato della civis , sempre più ampia, fatta di ““socialità” fisica , ravvicinata o meno, comunicativa e persuasiva, di fatto imperniata sul “ rapporto”. Un rapporto, se lo si vuole, conflittuale sin dagli albori della razza umana , non di rado sfociato nel “ contrasto “ e nella contrapposizione di massa ( la guerra ), coltivata talora dall’odioso principio della onnipotenza paranoica , cieca e brutale (gli eccidi, lo sterminio ) e nella sua unitarietà (omicidio/ femminicidio), ma pur sempre diretto verso l’ “altro”, a torto o a ragione identificato nel “nemico/a, e se va bene, concorrente ”.
A fronte di questo terribile scenario che la storia ci propone,utilizzando il grandangolo della comunicazione/messaggio interplanetari o addirittura siderali, c’è da sottolineare e per fortuna che ,in virtù di normalizzanti principi onnicomprensivi, l’uomo , non più oggetto, ha improntato il suo“quotidiano” a civiltà, apertura intellettiva, conoscenza e libera, democratica socialità e, non ultima la(con)divisione degli spazi” .Una socialità che , a volte sottilmente manipolata dall’ egoistico “ pro domo mea” “, ha permesso e permette di trasformare il “quotidiano” appunto, in “ occasione”, da dividere con l’altro , non più “ nemico” , dando origine ad una metamorfosi che avvicina in un circolo virtuosola semplice“conoscenza” all’amicizia e, quindi, al più ampio “ contatto”, espresso dallaamichevole “ stretta di mano, in assoluta libertà , gestuale e semantica fra “ soggetti “
Un quadro così idilliaco, consolidato nell’abitudine e dal comune tratto interpersonale, improvvisamente si è ora oscurato, quasi fosse arrivato un temporale o un tornado , visto che che un non troppo innominato , ma appena sussurrato“qualcuno “ avrebbe involontariamente e non con colpevole superficialità ( ci si augura ) premuto il tasto del “ rewind” della storia o, nel nostro caso, della sanità globale altrimenti conosciuta come “ salute”. E di colpo , l’uomo ridiventato suo malgrado, “ oggetto”si trova ora costretto a imitare la sua “ libertà” di movimento e di tratto ed a rispolverare il “ pro domo mea” questa volta “contro “l’altro” e si trasforma, ob torto collo, nel pur sempre temibile” homohominis lupus” del vecchio saggio Seneca e del filosofo T. Hubber, pronto a difendere – anche con lo spazio – la salute sua e dei suoi cari .
In questo quadro, fatto di legittima e motivata coazione , a difesa proprio della vita, i cives di interi continenti, si trovano privati della loro liberta’( di movimento) ,costretti a vivere.come è stato detto e scritto da qualcuno, “ ai domiciliari casalinghi, pur essendosi e dichiarandosi a mò di ola calcistica ed all’unanimità “ innocenti”. I colpevoli ? il colpevole ? ai posteri l’ardua sentenza sempre che ce ne sarà una ! Nel frattempo, niente strette di mano, contatti si, ma con il metro , “rapporti” di qualsiasi i tipo, fisici e non ( quelli amorosi )…rimandati sine die,con buona pace dell’amicizia, dei sentimenti e della liberta( di movimento ). Nel frattempo tutti a dirci di ..lavarci le mani spesso e volentieri ( ma finora non l’abbiamo fatto ? ) In attesa dell’antidoto che – si legge- potrebbe essere a buon punto e che, sempre si dice – potrebbe arrivare, non si sa da dove. Nel frattempo, quella che era stata superficialmente chiamata “influenza” si è trasformata in epidemia e, da ultimo in pandemia. Basta( edavanza )così . Stiamo già dando ,come si suol dire, da liberi , INNOCENTI e, si spera solo per il momento , claustrofobici !
Guglilemo Conti