FISIOTERAPISTA SCICLITANO SOGGETTO A MOBBING. L’ASP DI RAGUSA CONDANNATA.

Con sentenza del 22 luglio scorso il Tribunale di Ragusa – Giudice del Lavoro ha condannato l’Asp di Ragusa a risarcire lo sciclitano Giovanni Favacchio reputando che lo stesso “sia stato destinatario di una condotta datoriale complessivamente persecutoria, integrante – quanto meno – gli estremi del mobbing (o, quanto meno, dello straining)” , condannando altresi’ l’azienda sanitaria a rifondere al ricorrente le spese processuali.
Favacchio possedeva la qualifica di fisioterapista coordinatore con mansioni presso l’Unità Valutativa Distrettuale e poi presso la Rs del Presidio Busacca di Scicli.
Il Tribunale ha rilevato come lo stesso sia stato indebitamente esautorato e sottoposto a disposizioni organizzative dell’attività riabilitativa tali “da escludere ogni collaborazione paritetica nel rispetto delle reciproche competenze professionali, nell’ambito di un complesso progetto inteso a delegittimare il ricorrente e ad emarginarlo dalla struttura organizzativa”.
In particolare, ha ritenuto il giudicante “che nel comportamento complessivamente posto in essere dal dott. Caruso ben possa ravvisarsi non già la più tenue figura dello straining, quanto piuttosto un vero e proprio mobbing, non potendo ragionevolmente disconoscersi il carattere della “sistematicità” della condotta, da intendere quale rilevante numero di continuativi atti ostili posti in essere in un considerevole lasso temporale; dall’insieme di tali atti è all’evidenza scaturita una situazione lavorativa conflittuale di stress forzato, accresciuto dal demansionamento prima e dall’ingiustificato trasferimento poi, con correlata modificazione in negativo, costante e permanente della situazione lavorativa stessa, atta ad incidere sul diritto alla salute del ricorrente, costituzionalmente tutelato”.
La sentenza è appellabile dall’Asp.

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