Inquinamento foce torrente Modica-Scicli: Il Comune minaccia querele, Legambiente si attiene al proprio monitoraggio.
Battaglia di comunicati stampa tra il Comune di Scicli e Legambiente per i risultati sull’inquinamento della foce del torrente Modica-Scicli all’altezza di contrada Arizza-Spinasanta. Di seguito il testo del Comune di Scicli, addetto stampa Giuseppe Savà:
“… i dati diffusi da Goletta Verde di Legambiente sul mare di Scicli siano fuorvianti e totalmente inesatti, e che la giusta attenzione sui temi ambientali si trasformi in un danno di immagine. Conferenza stampa in Municipio a Scicli, da parte del sindaco Enzo Giannone e dell’assessore all’ambiente Ignazio Fiorilla, alla presenza della giunta al completo. Per pubblicare i dati ufficiali dell’Asp che certificano come il mare di Scicli sia balneabile in ogni suo punto, anche in contrada Spinasanta, dove Legambiente asserisce esservi la “foce” del torrente Modica-Scicli. Peccato -ed è stato possibile constatarlo grazie a un video proiettato e realizzato da un drone- che non vi sia alcuna foce del torrente Modica-Scicli in contrada Spinasanta, dato che il sistema dunale occlude lo sversamento in mare dell’acqua del fiume. Fatto ancor più grave, i prelievi effettuati da Legambiente riguardano il pantano Arizza, che notoriamente non è balneabile, e non il mare, i cui dati sono invece lusinghieri. L’aver creato, da parte di Goletta Verde, confusione, inventando una foce inesistente, facendo prelievi in un sito che non è il mare ma un pantano, aver giocato sull’equivoco mare/pantano, e infine, aver previsto dati relativi al 25 e 26 luglio in un documento diramato il 24 luglio (con grandi capacità di preveggenza) lascia intuire che la difesa dell’ambiente non possa essere delegata ai salotti, ma a chi sul territorio lavora. In tal senso il sindaco ha annunciato che, parimenti a quanto è stato fatto in prossimità del Lido Micenci, saranno avviati controlli nelle abitazioni dal lido Spinasanta a Donnalucata, che affacciano sul mare, costruite negli anni d’oro del boom edilizio, per verificare come e dove conferiscono i reflui. Circa l’azione mediatica di Legambiente, l’amministrazione si riserva di adire le vie legali. Ad ogni buon conto si allegano al presente comunicato i dati ufficiali Asp che dimostrano come il mare di Scicli sia balneabile e i dati forniti da Goletta Verde inattendibili perché i prelievi effettuati in un pantano e non in mare.”
– La risposta di Goletta Verde per il tramite di Legambiente Nazionale non si è fatta attendere. Di seguito il testo:
“I dati di Goletta verde sono attendibili. Non chiediamo un atto di fede, ma lo dimostrano i 33 anni di attività sui nostri mari alla ricerca di scarichi abusivi che non è stata mai smentita. Auspichiamo che il Comune di Scicli si attivi per intervenire sulle cause dell’inquinamento, tra l’altro abbondantemente noto sul territorio, piuttosto che minacciare inutilmente querele contro la nostra associazione, da sempre respinte nelle aule giudiziarie”. È questo il commento di Mattia Lolli, portavoce della Goletta Verde di Legambiente, dopo le polemiche emerse durante la conferenza stampa organizzata dal Comune di Scicli lo scorso 26 luglio. egambiente respinge totalmente le accuse di allarmismo, di scorrettezza nei confronti del Comune di Scicli e degli enti preposti al controllo delle acque di balneazione emerse durante la conferenza stampa. Legambiente è stata corretta nell’eseguire il campionamento nel territorio di Scicli. Il torrente Modica-Scicli è risultato inquinato, non nel pantano come erroneamente detto in conferenza stampa, ma nella sua foce a mare al momento del campionamento effettuato il 9 luglio dai tecnici del laboratorio mobile, come dimostrano anche le foto. La foce era attiva e scaricava le acque in mare sia nel giorno del campionamento, sia domenica 21 luglio quando è stata fatta la foto con lo striscione “Che vergogna!”. L’associazione è stata corretta nei confronti dell’amministrazione comunale che è stata avvertita del problema emerso con quel campionamento in anticipo rispetto alla comunicazione ufficiale avvenuta lunedì 22 luglio. Il report di Goletta Verde sul torrente Modica-Scicli è stato infatti anticipato verbalmente all’assessore Ignazio Fiorilla domenica 21 luglio e poi trasmesso il 25 luglio, in via informale e per il tramite di Alessia Gambuzza, presidente del Circolo di Legambiente Kiafura di Scicli, dopo la richiesta esplicita dell’Assessore fatta il 23 luglio per poter eventualmente, a suo dire, apporre il divieto di balneazione. Legambiente è stata corretta anche nei confronti dell’Asp perché non ha mai parlato di balneabilità, tema che compete per legge all’Azienda sanitaria provinciale e al Ministero della Salute. Per ulteriore e inconfutabile chiarezza in merito al lavoro svolto da Goletta Verde e all’obiettivo dei monitoraggi, riportiamo la conclusioni del report di Legambiente, che l’amministrazione di Scicli, prima di indire una fuorviante conferenza stampa dal titolo “Mare di Scicli perfettamente balneabile” avrebbe dovuto quanto meno leggere: “Considerando i risultati del monitoraggio di Goletta Verde che ha rilevato la presenza di inquinamento derivante da scarichi non depurati, si evidenziano le criticità alla foce della fiumara di Modica nel comune di Scicli (Rg). L’attività di Goletta Verde si differenzia da quelle degli enti preposti a definire la balneazione sulla costa e non vuole né dare patenti di balneabilità né sostituirsi a tale responsabilità. Lo scopo e l’obiettivo di Goletta Verde è individuare sul territorio quegli scarichi e canali non depurati che portano criticità di inquinamento al mare, arrecando danni alla salute dei cittadini, dell’ambiente e delle attività economiche sul territorio. Per questi motivi si ritiene opportuno un controllo approfondito da parte degli enti competenti e la messa in opera dei dovuti interventi per la soluzione del problema. Legambiente si rende disponibile a collaborare con le amministrazioni comunali e i soggetti preposti”.
“Auspichiamo – conclude Mattia Lolli – il ritorno alla serenità nel dibattito locale sull’inquinamento emerso alla foce del torrente Modica-Scicli. E siamo fiduciosi che l’amministrazione comunale di Scicli segua l’esempio di quella di Modica. Il Sindaco Ignazio Abbate, avendo accolto perfettamente l’input lanciato da Goletta Verde, ha dichiarato di essersi attivato per contattare gli enti preposti al controllo al fine di approfondire i risultati del nostro monitoraggio e poter eventualmente risalire alle cause dell’inquinamento per sanarle. Questo è l’obiettivo del nostro lavoro, che contiamo di veder concretizzato presto anche a Scicli”.