Valentino Gerratana: nacque a Scicli il filosofo che fece conoscere Gramsci. Un convegno a Modica.
Cento anni fa, il 14 febbraio 1919, nacque a Scicli Valentino Gerratana. Dal registro degli atti di nascita del Comune apprendiamo che nacque in via Saffi (allora si nasceva in casa). Stranamente al posto del numero civico il compilatore del registro degli atti di nascita tracciò una sbarra, per cui non è stato finora possibile individuare la casa, che probabilmente la famiglia aveva in affitto. I genitori erano infatti modicani, trasferiti a Scicli per motivi di lavoro (il padre Emanuele era impiegato del dazio).
Dopo il liceo classico a Modica si trasferì a Roma, dove prese a pieni voti la laurea in Giurisprudenza. A Roma partecipò alla Resistenza nei GAP (Gruppi di Azione Patriottica), con tanto coraggio da meritare la medaglia d’argento al valor militare. Dopo la liberazione si impegnò attivamente nella riorganizzazione del PCI, di cui divenne ben presto uno degli intellettuali di punta. Studioso del marxismo insegnò Storia della filosofia e Filosofia della storia nelle Università di Siena e Salerno. Fu tra i fondatori dell’istituto Gramsci di Roma di cui divenne il direttore di fatto. Dei suoi moltissimi lavori va soprattutto ricordata l’edizione critica del “Quaderni del Carcere” di Antonio Gramsci, che ha fatto conoscere e apprezzare in tutto il mondo il pensiero gramsciano. Concluse la sua vita come presidente dell’International Gramsci Society a Roma, il 16 giugno 2000.
Pur essendo vissuto lontano dalla Sicilia, non dimenticò mai le sue origini. Lo posso testimoniare personalmente. Era il 1965. Frequentavo a Roma l’istituto Gramsci per via della mia tesi di laurea sui primi due anni di vita del Partito Comunista d’Italia (allora si chiamava così). Chiesi alla bibliotecaria se era possibile consultare l’archivio del partito. Lei mi indicò una porta e mi disse: parli con il direttore. Bussai ed entrai. Dietro una scrivania ingombra di libri e di carte era seduto un uomo che mi parve enorme. Mi fece accomodare di fronte al lui. Mi presentai e spiegai il motivo della mia intrusione in quello che sembrava un “sancta santorum”. Invece di rispondermi, forse messo sull’avviso dalla pronuncia o dal cognome, mi chiese: ma lei di dove è? Risposi che ero siciliano. Ma siciliano, di dove?, insistette. Della provincia di Ragusa. Ma della provincia di Ragusa, di dove? A questo punto mi decisi a dire che ero di Scicli, pensando che nessuno a quell’epoca a Roma conoscesse la mia città. E quello mi fa: anch’io sono di Scicli?…
Ora, nel centenario della nascita e in concomitanza con l’anniversario della morte la Scuola di formazione politica e culturale “Virgilio Failla” di Modica, nei giorni 15 (pomeriggio) e 16 giugno (mattina), organizza presso l’auditorium “Pietro Floridia” di Modica (piazza Matteotti) un convegno di studi di livello nazionale sulla sua figura. Supportano l’iniziativa la Fondazione Gramsci nazionale e quella siciliana. Mentre scriviamo il programma definitivo è in corso di definizione. Tra i relatori che finora hanno confermato la partecipazione lo storico Guido Liguori, cofondatore con Gerratana dell’International Gramsci Society-Italia, Michele Figurelli, storico dell’Istituto Gramsci siciliano, e una nostra concittadina, la dr.ssa Delia Miceli, archivista, che lavora presso l’Istituto Gramsci di Roma. Sarà presente la figlia Lisa, che porterà il saluto della famiglia; e, compatibilmente con gli impegni di lavoro, il nipote, il regista Nanni Moretti.
Ci auguriamo che anche Scicli vorrà onorare la memoria di questo suo grande concittadino, magari con un altro momento di studio il prossimo anno, nel ventesimo anniversario della morte; e intanto dedicandogli una via o un’istituzione culturale.
Guglielmo Palazzolo