Consigliere comunale? UN RUOLO DI DEMOCRAZIA COMPIUTA CHE CONTA. A SCICLI PERO’ HANNO DECISO IL CONTRARIO
I Consiglieri Comunali non contano nulla. E’ questa la definizione più in voga tra chi ha l’onore e l’onere di rappresentare i cittadini all’interno del Consiglio Comunale. Quasi a giustificarsi con la cittadinanza dei mancati risultati raggiunti. Un’affermazione per nulla condivisibile perché la verità è che una buona parte dei consiglieri comunali non vuol contare nulla, avendo abdicato di fatto al proprio ruolo. A fare queste riflessioni -a bocce ferme- è il Consigliere comunale di Scicli, Guglielmo Scimonello, a distanza di pochi giorni dal voto sul ‘Rendiconto di gestione 2017’ del Comune di Scicli.
Vi è da evidenziare, prima di ogni altra cosa che, i Consiglieri comunali e il Sindaco sono gli unici rappresentanti eletti dai cittadini nel parlamentino comunale della città. Una rappresentatività che, ad esempio, non hanno gli assessori, essendo nominati e non eletti. Vale la pena allora ribadire chiaramente un concetto: il Consigliere Comunale, espressione del voto dei cittadini e dunque rappresentante della volontà popolare. Il Consigliere Comunale- così come il Sindaco – è alla base del modello stesso di democrazia compiuta.
I Consiglieri comunali contano, senza dubbio contano, dato che, possono e devono esercitare l’attività di controllo e di sindacato ispettivo del Consiglio Comunale che si svolge collegialmente, tramite le Commissioni, mediante la Presidenza e, per iniziativa dei singoli Consiglieri, anche attraverso la presentazione di interrogazioni ed interpellanze. I consiglieri comunali hanno facoltà di presentare un accesso agli atti, ed in qualsiasi momento possono sapere cosa hanno fatto in questi 2 anni, Sindaco, Giunta e Consiglieri di maggioranza.Non solo, il consiglio comunale detta attraverso il Bilancio di previsione, la linea all’esecutivo, decide come utilizzare i fondi a disposizione e quali opere pubbliche eseguire. Peccato che, sovente, i Consiglieri comunali svolgono il proprio ruolo senza proferire parola in aula su quanto proposto dalla Giunta, arrivando addirittura ad ipotizzare di bocciare il Conto del bilancio 2017 che, rappresenta lo strumento di gestione finanziaria che serve a rendere conto dell’attività amministrativa svolta dal Comune. Ipotesi, quest’ultima, che avrebbe portato alla paralisi dell’Organo democratico di indirizzo e controllo più rappresentativo dei cittadini, tramite l’avvio della procedura di scioglimento del Consiglio comunale su azione del Commissario ad acta.
Ed è per questo che non mi stancherò mai di chiedere a tutti di definire e perfezionare le scelte della Città all’interno dell’unica istituzione qual è ilConsiglio comunale. La sensazione, purtroppo, è che troppi decidano altrove e non in Consiglio comunale, solo dopo un franco e serio confronto che sappia contribuire a perfezionare il pensiero di ciascuno. In definitiva accettiamo critiche, rilievi, dubbi nei nostri confronti; anch’essi sono sale del percorso democratico. Ma ciò che non accetto è che il ruolo del Consigliere Comunale e di ogni altro rappresentante dei cittadini sia svilito e frainteso in nome di una demagogia la cui prevalenza lascerebbe in terra solo una vittima: la democrazia. Anche perchè i consiglieri passano, ma la democrazia deve rimanere. Una riflessione che spero sappia arrivare anche a tutta la cittadinanza che dovrebbe sapere che i Consiglieri comunali contano molto, ma che spesso a Scicli scelgono di contare poco.
Il Consigliere comunale di Scicli
Guglielmo Scimonello