Acif? Arrivare all’annullamento dell’autorizzazione della Regione. Conferenza stampa stamane del Comitato e di Legambiente.
Il caso “Acif-rifiuti pericolosi” prende la strada della denuncia penale. Dopo i ricorsi e gli esposti si alza il tiro da parte delle Istituzioni e delle stesse Organizzazioni di cittadini che lottano contra la piattaforma di Contrada Cuturi; così si chiede- con forza e più convincimento – l’annullamento dell’autorizzazione da parte della Regione Siciliana. Questo in sintesi il dato da cogliere nella conferenza stampa di stamane a Palazzo Musso, convocata da Legambiente e Comitato Salute A. T. di Scicli. Ciò dopo i recenti interventi del Genio Civile Rg, dei Carabinieri del Noe di Catania, dello stesso Ministero dello sviluppo (Mise). Adesso c’è un sequestro – ricordavano Alessia Gambuzza e il dott. Giovanni Scifo- ci sono quindi ulteriori denunce alla Procura della Repubblica di Ragusa, che dimostrano le criticità dell’iter e le tante le irregolarità che l’Acif avrebbe commesso nel corso degli anni. Si è parlato di “movimentazione e destinazione dei reflui delle lavorazioni finora effettuate”, si è chiesto come e perché si sarebbero “lavorati” i prodotti di scarto oleosi arrivati dal pozzo Vega che opera al largo tra Sampieri e Cava d’Aliga, dell’esistenza di un pozzo di scarto senza le dovute autorizzazioni; insomma si alza il tiro e si entra dentro la materia. Il Comitato Cittadino dà tutta una elencazione di mancanze che emergono dalla documentazione relativa al rilascio AIA. Aspetti che adesso sono in corso di esame da parte degli uffici regionali competenti. Ed ogni volta che si ha modo di conoscere ed esaminare un documento dell’iter procedurale saltano incongruenze gravi e dirimenti.
In collegamento telefonico il presidente Stefano Ciafani ha sottolineato le ragioni legali e di salvaguardia che hanno spinto Legambiente Nazionale e Legambiente Regionale a considerare e addirittura prendere direttamente in mano il caso (la consegna della denuncia brevi mani fatta al Capo del Noe a Roma); e la Presidenza nazionale di Legambiente continuerà a seguire gli sviluppi.
E’ stato detto che domani sera, durante la seduta del Consiglio comunale, verranno discusse le osservazioni alla “variante” da E4 a E1 dell’area che ospita l’azienda Acif. E’ un passaggio burocratiche che si aspettava già dal tempo della Commissione Prefettizia (vi ricordate la Triade?). Il Consiglio è chiamato a deliberare. Così come è stato auspicato, durante la conferenza stampa, che tutte le forze e le Istituzioni che rappresentano la città debbano dare il massimo di concretezza, coraggio e volontà per salvaguardare il territorio.