Polemica sui Consigli comunali aperti: intervengono tre gruppi politici e bacchettano le Opposizioni.
In merito alle dichiarazioni di alcuni consiglieri di opposizione apparse sui social a seguito della nota del Presidente del C.C., dove lo stesso rappresentava i disagi e le straordinarie spese che l’ente nell’ultimo mese si è trovato a fronteggiare per via delle continue richieste di C.C. in adunanza aperta, noi forze di maggioranza rispediamo al mittente tutte le accuse circa la mancata apertura dell’amministrazione e della propria maggioranza consiliare rispetto a forme di partecipazione cittadina. Nella nota il Presidente fa notare come in un intervallo di tempo di sole tre settimane siano state inoltrate, tramite lo strumento di 1/5 dei consiglieri, ben 5 richieste di C.C. aperto (una soltanto dalla maggioranza), per un totale di 6 in tre mesi (ZTL, discariche, agricoltura, porticciolo, borgate e disabilità). Ciò nonostante, il Presidente nella nota chiede ai richiedenti semplicemente di riformulare in maniera più chiara le ragioni della richiesta sul tema delle borgate, visto che lo stesso sarà già affrontato con due interrogazioni ed una mozione d’indirizzo nell’adunanza del 26 Aprile prossimo. Il consiglio sul tema della disabilità invece, in quanto tema di più ampio respiro, sarà regolarmente convocato, non appena sarà individuata idonea sede priva di barriere architettoniche. Qualche ex membro della maggioranza, volendo come sempre strumentalizzare l’azione del Presidente e mistificare la verità per screditare l’amministrazione, dimentica di ricordare che i Consiglieri comunali durante le adunanze percepiscono un gettone di presenza che, sommato alle spese straordinarie dei dipendenti comunali presenti in consiglio, rappresenta una spesa consistente per l’ente. Non ci sembra che a fronte di tutte queste richieste, qualcuno di quelli che inneggia a rivendicare la democrazia partecipata si sia alzato in consiglio ed abbia comunicato di rinunciare al gettone di presenza! Assistiamo piuttosto ad una delegittimazione del ruolo del consigliere comunale che, invece di rappresentare in consiglio i problemi dei cittadini che lo hanno eletto, chiama i cittadini in consiglio per rappresentarsi da soli. Considerando la scarsa partecipazione rilevata in alcune di queste sedute, riteniamo che, molti di questi temi potrebbero essere trattati in altre sedi organizzando eventi, convegni o incontri al di fuori dell’ambito del consiglio comunale, animando il dibattito politico in città e non gravando sulle casse dell’ente. Tutto questo imporrebbe un seguito di cittadini attivi e un certo tipo di politica che i partiti non riescono più a creare, consegnando la rappresentanza ad alcuni (per fortuna non tutti) consiglieri di opposizione che, con la stessa logica di chi pensa che “l’unione fa la forza”, si mettono insieme abbandonando valori ed appartenenze politiche pur di rimanere arroccati sulle loro posizioni. Si verifica così che consiglieri di estrema sinistra facciano comunella con quelli di destra e che il M5S firmi documenti da presentare in consiglio con quei partiti ai quali, fino a ieri, faceva la guerra senza esclusione di colpi e con i quali oggi non vuole dare un governo al paese. Auspichiamo infine che si ritorni ad utilizzare lo strumento del C.C. in adunanza aperta per tutte quelle questioni di interesse della comunità che non possono essere trattate nelle sedute ordinarie, e che si ritorni tutti insieme a rappresentare i cittadini così come la democrazia del nostro paese impone.
I coordinatori di STARTSCICLI , CITTADINI PER SCICLI, CITTA’ APERTA, Occhini Monica, Matteo Gentile, Carmelo Galesi. (Foto repertorio).