BLOCCO DELE TRIVELLAZIONI PER VEGA B: Legambiente Ragusa ha qualcosa da dire.
Riceviamo e pubblichiamo:
“La cura, l’attenzione, la meticolosità e la scientificità con cui Legambiente Ragusa presenta le proprie osservazioni alle trivellazioni in mare nel canale di Sicilia producono effetti concreti. Dopo aver contribuito a far bocciare le ricerche della Schlumberger , ora tocca alla Vega B della Edison. Con parere della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente è stato bocciato pochi giorni fa il progetto di nuovi 8 pozzi di fronte alla costa della provincia di Ragusa per motivi relativi alla presenza di vulcani di fango nei fondali, dei probabili danni alla componente faunistica marina e ai cetacei e, per la vicinanza al sito SIC Fondali Foce del Fiume Irminio. Battuta l’arroganza della Edison che chiedeva un parere positivo anche senza la presentazione dei monitoraggi chiesta dal Ministero dell’Ambiente. Insieme a Legambiente avevano presentato osservazioni la ex Provincia Regionale di Ragusa, il comune di Ragusa e il comune di Scicli . Ci meraviglia quindi molto che il comune di Scicli, da solo, si sia intestato il merito di questo risultato senza avere contribuito in modo autonomo alle osservazioni trasmesse al Ministero dell’Ambiente. Le osservazioni del comune di Scicli sono state scritte da Legambiente Ragusa, inviate a consiglieri della maggioranza e dell’opposizione, e da questi passate all’A.C. che non ha fatto altro che un copia e incolla. Tant’è che non avendo Legambiente ripetuto lo stesso iter in occasione delle ulteriori controdeduzioni alle osservazioni dell’Edison del settembre 2017 , il comune di Scicli non ha presentato nuove osservazioni. Dimenticarsi del fondamentale lavoro di Legambiente Ragusa, così come di quello preziosissimo della ex provincia Regionale di Ragusa, come ha fatto il comune di Scicli nel suo comunicato stampa attribuendo, immeritatamente, solo a se stesso tutti i meriti della bocciatura degli 8 pozzi della Vega B , è irriguardoso e dimostra ancora una volta mancanza di rispetto del lavoro altrui.”
Legambiente Ragusa- Circolo Il Carrubo.