Imu: ci sarà l’aumento

Ci sono volute due sedute del Consiglio comunale ( mercoledi 10 e giovedi 11 ottobre), per approvare il Regolamento relativo all’imposizione dell’IMU, come da legge nazionale. Un passaggio tecnico, obbligato, per tutti i comuni d’Italia, in qualche modo “blindato” dal governo centrale, con l’unico obiettivo ormai più che noto: stabilire, comune per comune, le percentuali di prelievo IMU, la cui seconda rata scadrà a dicembre prossimo, e che potrà variare rispetto alla prima rata pagata a giugno scorso, di tre punti percentuali al massimo; vale a dire passare dal 7,6 per mille, al 10,6 per mille. Una scelta indubbiamente difficile e impopolare, per molte amministrazioni locali, che pur essendo con le casse vuote e gli arretrati da pagare ai propri dipendenti (è il caso di Scicli), tuttavia devono muoversi con molta cautela, nello scegliere un’imposizione che non sia la più alta possibile, ma facendo i conti con le necessità di bilancio. L’IMU ( imposta municipale unica), è un prelievo voluto dal governo Monti, per restituire ai comuni, quello che è stato tolto con l’abolizione dell’Ici. In realtà i comuni si fanno esattori per conto dello Stato centrale, di un’imposta odiosa per tutti gli italiani, in quanto pesa notevolmente, sul reddito delle famiglie, e in particolare per chi si ritrova proprietario di una seconda casa, magari fatta con anni di lavoro e sacrifici; qualcuno vi legge una sorta di “ patrimoniale”, non rivolta ai grandi patrimoni e alle grandi ricchezze, ma spalmata su tutte le categorie sociali, e dunque penalizzante. Ma tant’è. Ora, a Scicli accade che, in mancanza del “ bilancio di previsione” dell’anno in corso ( sembra assurdo, ma è così), non si conosca ancora il livello d’imposizione IMU che il Comune per legge deve indicare. Gli addetti ai lavori, ossia l’Amm. Susino e in primis , l’assessore al Bilancio, osservano da tempo che non è possibile individuare le varie poste in Bilancio, se lo Stato e la Regione non fanno conoscere l’entità dei loro trasferimenti. Al momento è certo questo dato: rispetto al 2011, quest’anno si avranno in meno, ben 3 milioni 654 mila euro, come ci conferma l’assessore allo Sviluppo Economico, nonché vice-sindaco Pino Adamo; che abbiamo avvicinato nei giorni scorsi, per meglio capire alcuni punti emersi durante un recente incontro promosso da PD, sul tema Bilancio e Imu, presente –appunto- anche Adamo. Il quale conferma che, “per quanto riguarda l’agricoltura, non ci sono grossi problemi, in quanto il nostro territorio è considerato “Area svantaggiata”, e quindi non si paga l’Imu; si paga tuttavia una percentuale minima del 2 per mille, sui “ fabbricati strumentali”, quali stalle, fienili, magazzini e simili..i problemi veri sono relativi alla tassazione per la seconda o terza casa..stiamo valutando la situazione per non aumentare la percentuale , rispetto alla prima rata, ma abbiamo l’esigenza di trovare circa 5 milioni di euro, per far quadrare il Bilancio..si tenga presente che, c’è una situazione debitoria del Comune, che risale a diversi anni addietro e che le leggi- quest’anno- ci impongono di evidenziare e pagare..a cominciare dagli 8 milioni di euro fuori bilancio, ai costi per l’erogazione di energia elettrica esterna, affidata alla ditta Modica, che lo scorso anno non sono stati nemmeno iscritti in bilancio( saranno 450/460 mila euro, per il 2011), da sommare a quelli del 2012; mentre abbiamo già cambiato il contratto Enel con l’Eni S.p.a per la luce interna al Palazzo comunale, con un risparmio previsto di circa 600 mila euro l’anno..dunque, l’impegno di tutta l’Amm. è quello di recuperare in pieno i tributi locali (Acqua-Tarsu-Imu- Tosap- Pubblicità)..” A proposito di Acqua e Tarsu, in realtà i conti non tornano. Agli atti del Settore Tributi, risulta infatti che alla data del 31/12/2011, l’ammontare riscosso per quanto riguarda l’Acquedotto ( calcolato in data 4/06/2012), è stato di 851.703,95, a fronte di un totale previsto di 1.827.941,44 euro; siamo a circa un milione in meno di incasso. Stessa situazione per quanto riguarda la Tarsu, che per l’anno 2011( calcolo fatto il 5/6/2012), ha fatto riscuotere effettivamente 2.247.425,22 euro, a fronte di un incasso previsto in 3.575.039,00 euro; qui la differenza in meno, è di oltre un milione e 300 mila euro. Tutta evasione? O anche famiglie che non possono pagare? “ Bisognerà verificare e accertare- dice l’assessore-; oggi si hanno elementi per ritenere che, la superficie catastale del comune di Scicli, sia evasa per il 42%, nel senso che tante, molte case non sono accatastate, e dunque queste non pagano né Acqua né Tarsu..noi ci stiamo muovendo in questa direzione: predisporre- nel più breve periodo- un Ufficio Entrate, con personale del Comune stesso, che possa mettere ordine nel settore..ma bisogna che i dipendenti si facciano parte attiva e non passiva della macchina amministrativa, perché se il Comune va in dissesto, le conseguenze prime sono per loro..allo stato attuale si hanno 286 dipendenti ( dopo gli ultimi pensionamenti), e di questi 78 lavorano a 18 ore o a 25 ore settimanali..a fine anno saranno anche di meno, ma non si possono fare assunzioni..invece, nel 2011, il “ patto di stabilità” è stato sforato; non solo, ben 4 milioni e 200 mila euro di finanziamenti statali sono stati dirottati come spesa corrente, come dirottati sono stati 42 mila euro della Protezione Civile per la messa in sicurezza del Carmine; anche questi soldi vanno iscritti in Bilancio e restituiti alle loro finalità..”Aggiungiamo, che vanno riviste anche le vecchie rendite catastali, e specie nel centro storico, come è stato indicato da più parti, nell’incontro promosso dal PD, come bisognerà rivedere le dirigenze assegnate e in funzione ancora adesso all’interno della macchina amministrativa, mettere mano alla vendita di immobili di proprietà del Comune, e dismessi. L’assessore ne conviene, e, a quest’ultimo proposito, riferisce che quella lista lasciata dall’ex-commissaria Rizza, è stata meglio selezionata ( si pensa di vendere il vecchio macello, la ghiacciaia, le case-scuole distribuite nelle campagne e così via). I propositi che l’assessore ci espone, sono indubbiamente percorsi utili ai fini del nuovo bilancio 2013 e bisognerà senz’altro avviarli e perseguirli; ma al momento, i nodi del Bilancio in corso, restano tutti, anche perché affrontati con molto ritardo dagli uffici di riferimento, tant’è che sta dando una mano il ragioniere del comune di Vittoria. E resta, mentre scriviamo ( mercoledi 17 ottobre), la spina nel fianco dell’Imu. Complicata, tra l’altro, da un documento a firma di 5 consiglieri della stessa maggioranza che sostiene Susino, col quale si chiede espressamente di “ non aumentare l’Imu”, così come è stato promesso in campagna elettorale. Tutta voglia di protagonismo? L’opposizione- ovviamente- non può che essere d’accordo. Può darsi che tutto rientri, ma il dato politico, non è proprio da sottovalutare; il Bilancio è il documento più importante e fondamentale di una Amministrazione; non per niente passa attraverso l’approvazione di tutto il Consiglio. I malumori espressi da alcuni consiglieri della maggioranza- appunto- non sono di buon auspicio. Ma vedremo quello che accadrà.

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